Bressan 7: compie un solo intervento decisivo, quando coi piedi respinge la conclusione a botta sicura di Juanito Gomez. Poi tanta ordinaria amministrazione.
Pucino 6: primo tempo in difficoltà, le imbucate veronesi arrivano tutte su quella fascia, ma col passare dei minuti prende le dovute misure.
Troest 5.5: come nella gara di campionato regolare di due settimane fa soffre da matti Ferrari, non lo vede mai. Prova a riscattarsi con una inzuccata a colpo sicuro, ma Rafael gli nega la gioia del gol.
Terlizzi 8: forse la più bella partita dell’anno. Chiude ogni spiffero, si infila l’elmetto e respinge qualsiasi assalto gialloblù. Poi arriva in cielo per colpire quel pallone e dirottarlo nell’angolino.
Cacciatore 6.5: difende con ordine su una fascia che non è la sua. Ma la sua duttilità è preziosissima.
Nadarevic 7.5: rieccolo, finalmente! Una partita degna del suo nome, sulla strada del gol trova Rafael che gli nega la gioia in due circostanze. La sua, comunque, è una prova più che brillante.
Corti 6: a centrocampo il Verona è padrone, ma lui corre e lotta senza mollare mai.
Kurtic 6.5: nervosetto nel primo tempo con qualche battibecco coi giocatori del Verona. Dal suo piede partono sempre iniziative importanti, ci riprova anche su punizione, ma questa volta da’ solo l’illusione del gol.
Rivas 6.5: salta tutti come birilli. Con la palla tra i piedi viaggia ad una velocità imbarazzante, esce perché è in debito d’ossigeno.
(25′ s.t. Zecchin 7: da’ la svolta quando entra. Rafael, in due occasioni, fa il miracolo. Zecco è giocatore intelligente e, in quanto tale, sa gestire le situazioni, non permettendo al Verona l’assalto finale. Offre un pregevolissimo assist a De Luca che però spreca)
Granoche 5.5: non incide. Si danna, ma non è cinico sotto porta come suo solito.
(1′ s.t. De Luca 6: arreca qualche pericolo in più rispetto al suo compare, ma soffre la fisicità dei centrali gialloblù e spreca malamente la palla del successo all’ultimo istante)
Neto Pereira 6.5: in versione assist-man nel primo tempo, ma i compagni non ringraziano. Poi si sacrifica parecchio, prendendo anche qualche colpo senza mai lamentarsi.
(35′ s.t. Damonte 6: dieci minuti in cui ha fatto abbastanza legna in mezzo al campo).

Fede