C’è molta curiosità attorno al neonato GTeam di Gallarate, compagine di football americano che da quest’anno partecipa al campionato di Cif9. La nostra provincia si è arricchita, quindi, di un’altra squadra, oltre a Blue Storms e Skorpions Varese, segno di un crescente interesse verso questa disciplina in cui l’agonismo e la sana rivalità sportiva si coniugano con il rispetto delle regole e degli avversari. Abbiamo interpellato l’Head Coach Marco Paganucci che, in una piacevole chiacchierata, ci ha raccontato come è nato il GTeam e come sta affrontando il Cif9.
Quando e come è sorta l’idea di formare una squadra di football americano a Gallarate?
“La società è nata poco più di un anno fa dopo che, durante una festa della famiglia all’oratorio di Caiello, un genitore ha lanciato l’iniziativa di organizzare una partita di flag tra genitori e figli. Da quel giorno un gruppo di ragazzi e adulti ha cominciato ad allenarsi per quell’obiettivo, poi realizzato in una domenica di metà dicembre. Conoscevo coach Pasquale De Filippo ed è stato lui a coinvolgermi nel progetto di creare una vera squadra di football; mi sono innamorato dell’ambiente che ho trovato: sano, pulito e profondamente legato all’insegnamento della disciplina tanto che ora ne sono parte integrante”.
Ma lei non è certo un neofita del football americano.
“No, è parecchi anni, 31 per la precisione, che sono in attività e sono e mi definisco un Old Rhinos. Nel 1994 ho chiuso la mia carriera di giocatore che mi ha visto indossare la maglia dei Rhinos Milano, dei Gladiatori Roma, dei Marines Lazio e di altre squadre. Appese le scarpe al chiodo, ho cominciato ad allenare: Gladiatori Roma, Marines Lazio, Frogs Legnano e Deamons Martesana e poi sono approdato qui, al GTeam”.
Vi siete allenati per un anno intero e ora, finalmente, state affrontando un vero campionato.
“Per un anno abbiamo cercato di far crescere i ragazzi e di formarli. La maggior parte di loro proveniva da altre discipline sportive e siamo quindi partiti da zero. Il nostro obiettivo, però, è proprio quello di iniziare bambini e ragazzi al football americano e non abbiamo voluto far entrare nel nostro team giocatori già esperti. Ad ora abbiamo circa quaranta atleti e una trentina di under 15, provenienti dal nostro decanato, che sono seguiti da uno staff di sei allenatori, ultimo dei quali il nuovo arrivato Gianluca Spinelli, coach di grande esperienza”.
Una tappa di avvicinamento è stato l’allenamento congiunto con i Blue Storms di Busto Arsizio.
“Contro di loro abbiamo letteralmente inaugurato caschi e armature che ci sono arrivati il giorno prima. È stata un’occasione per far passare ai ragazzi la paura dell’esordio; l’amichevole è servita, infatti, perché tutti capissero che il football è tecnica, non brutalità come può sembrare dall’esterno. Siamo contenti di mantenere delle buone relazioni con tutte le squadre del nostro territorio così che il movimento e l’interesse per questo sport possa crescere”.
Domenica scorsa, il debutto contro i Mastifs Ivrea.
“Abbiamo fortemente voluto giocare la gara nonostante la neve, consci che gli impegni presi vanno rispettati. Colgo anche l’occasione per ringraziare tutti quelli che hanno reso possibile lo svolgimento della partita. Commentando il match, per i primi due quarti abbiamo tenuto bene tanto che il punteggio in favore dei nostri avversari all’inizio del terzo tempo era solo di 2-0. Poi, è venuta fuori la maggiore esperienza di Ivrea che poteva contare su giocatori over 25, ma posso dire di essere molto soddisfatto per le indicazioni che ho tratto: la difesa è già ben impostata e ci darà soddisfazioni; in attacco, invece, era difficile muoversi sotto la neve e c’è ancora qualcosa da migliorare. Globalmente sono contento sia dei miei giocatori che si sono dimostrati molto validi, sia della società. Sono scaramantico e non voglio lanciarmi in previsioni per la stagione; dico soltanto che ci toglieremo tante soddisfazioni”.
Domenica 10 marzo vi attende la prima trasferta in provincia di Torino.
“Blitz Ciriè è un’ottima squadra, presieduta, tra l’altro, dal mio amico Ferruccio De Bastiani. Per noi sarà la prima trasferta e c’è un po’ di emozione. In questo sport voglio ribadire che non c’è mai astio, ma siamo tutti parte di una grande famiglia. Alla fine della gara faremo il cosiddetto quinto tempo del football, cioè una festa tutti insieme, ne sono sicuro”.

Laura Paganini