Al campo comunale di Cologno Monzese i padroni di casa dell’Iride superano al fotofinish 20 a 18 il Rugby Varese.
Non c’era nulla di scontato alla vigilia, nessun lascia passare per la salvezza matematica, nessuna “bandiera blu” per i ragazzi di Pella e Croci, che scendono in campo con la voglia di cancellare le ultime prestazioni sottotono.
In formazione i tecnici varesini ritrovano due giovani importanti come Affri e De Martino. Rispetto al quindici sconfitto a Lumezzane, Varese ritrova Pellumbi dal primo minuto, fuori Borgognoni. Parte titolare Mazzucchelli in prima linea con Verdelli e il confermato Gian Paolo Sessarego. Rientra capitan Bobbato. Una vittoria allontanerebbe lo spettro della retrocessione, Cologno dal canto suo, può solo confermare le buone cose offerte in questa stagione e chiudere in crescendo il campionato.
Le motivazioni però, sono tutte a tinte biancorosse e si vede. La squadra scende in campo ordinata e riesce a procurare non pochi grattacapi alla difesa di casa. Varese è brava a muovere l’ovale e da una bella ripartenza, la palla arriva sulla corsa di Klaudio Pellumbi che schiaccia in meta la sua seconda marcatura stagionale, dopo quella dello scorso 11 Febbraio con Pavia. La partita sembra essere in discesa perché Varese c’è e si vede. I ragazzi di Pella e Croci però, non hanno fatto i conti con l’arbitro che gestisce male più fasi del match, e sventola il rosso diretto in faccia al malcapitato Roberto De Cecilia, reo di aver colpito in un occhio l’avversario. La correttezza del trequarti varesino non è in discussione ma la decisione è presa. Varese è costretta per più di quaranta minuti a giocare in inferiorità numerica. De Martino, tornato titolare, centra i pali due volte e all’intervallo gli ospiti sono avanti di otto lunghezze. Il nervosismo la fa da padrone perché la posta in palio è alta. Varese non si scompone e ricomincia a produrre rugby di qualità. Che sia la sua vittima preferita lo si era capito dopo gli undici punti realizzati all’andata. Affri però, decide che la pratica non è chiusa e realizza la meta, trasformata da un lucido De Martino, che vale il massimo vantaggio, 18 a 6. A dieci minuti dal termine la partita sembra ormai in dirittura d’arrivo. Varese però comincia a sentire la stanchezza e cade nei soliti buchi difensivi che sono costati punti pesantissimi durante la stagione. L’Iride mai in partita per settanta minuti, rialza la testa e sfrutta i varchi nella difesa ospite. Il risultato è un tremendo uno-due che tramortisce Varese e condanna Bobbato e compagni ad una sconfitta velenosa e immeritata.
Classifica alla mano e sconfitta di Pavia preventivabile con Lumezzane, la sfida interna con l’Ospitaletto diventa l’appuntamento che Varese non potrà fallire per mantenere il quart’ultimo posto, che significherebbe permanenza nell’élite. Dopo un’estenuante attesa è tempo per la Ilop Valcuvia di abbandonarsi ai festeggiamenti per una salvezza matematica, meritata e voluta fino all’ultima giornata. Lo spartiacque decisivo è stata la sfida al cardiopalma tra Valtellina e i cadetti dell’Asr Milano. Una vittoria dei milanesi avrebbe condannato Valcuvia, invece i ragazzi di Frank Zamboni hanno superato 24 a 19 l’Asr, mandando in estasi i cuori dei tifosi degli Unni. Partita tutt’altro che semplice per i padroni di casa avanti 24 a 0 grazie alle due mete di Cecini e alle due marcature di Manzolini. Poi quattro gialli in pochi minuti hanno permesso agli ospiti di sfruttare gli spazi e risalire la china. Tre mete di Milano però non bastano e al fischio finale i verdetti sono confermati. Soddisfazione per il presidente Di Muro che dopo tre mesi di rincorsa vede la sua Ilop tagliare il traguardo della salvezza.
Giuseppe Lippiello