Nessuno si è mai dimenticato di lei e nessuno lo farà adesso che è divenuta Campionessa del Mondo.
Carolina Erba verrà celebrata e festeggiata nella sua città natale, Busto Arsizio, domenica 1 settembre presso la palestra che l’ha svezzata, che l’ha accompagnata per vent’anni in tutto il suo percorso, fino a quattro anni fa, quando la volontà di ambire al massimo e quella di seguire il cuore, l’hanno spinta a trasferirsi a Frascati. 
La Pro Patria Scherma, insieme al comune di Busto Arsizio, attende dunque tutti gli appassionati alle ore 18 presso l’Accademia della Scherma “Andrea Felli” per acclamare colei che il 10 agosto è salita sul tetto del mondo. Insieme alle sue compagne d’avventura, ovvero il Dream Team composto da Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Valentina Vezzali, Carolina ha conquistato il metallo più pregiato nella finale dei Campionati del Mondo a Budapest, ai danni della Francia, dopo un percorso travolgente che le ha viste annientare, nell’ordine, Brasile, Cina e Corea.
Insieme a lei sarà presente anche il suo compagno, Valerio Aspromonte.
Il 26enne romano ha saputo a sua volta imporsi nell’ultima kermesse (da non dimenticare però che lo scorso anno trionfò alle Olimpiadi di Londra) e grazie al suo fioretto a Budapest è salito due volte sul podio: prima nella gara individuale, conquistando il bronzo, e poi sul gradino più alto insieme ad Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Giorgio Avola per la prova a squadre.
Ad attendere la bustocca, oltre che tifosi ed atleti, la sua famiglia con tanto di nipotina Sophie, a sua volta schermitrice ed iscritta alla Pro Patria Scherma.
Ma per non lasciare nulla al caso, l’appuntamento non terminerà in pedana, e alle ore 20.15 ci si sposterà tutti presso lo stadio “Carlo Speroni” per seguire il 1° match di prima divisione tra Pro Patria e Cremonese.
Ad anticipare il fischio d’inizio la Erba, che farà da madrina all’incontro, saluterà giocatori e ultras con la speranza di portare fortuna ai biancoblù non solo per la prima giornata ma anche per il prosieguo del campionato.

Mariella Lamonica