In attesa di capire se e quali novità ci saranno in ambito societario dopo il summit a Napoli tra l’ex presidente Rosati, l’amministratore delegato Montemurro, il direttore commerciale Carpino e i soci partenopei Vitiello e Fabozzi, il direttore sportivo Milanese non ha fretta sul fronte mercato, soprattutto per quel che riguarda la scelta dell’allenatore. “La nostra strategia è quella di valutare con calma diversi nomi. Per fortuna ci sono tanti allenatori bravi e preparati arruolabili, per questo è anche più difficile scegliere. La squadra inizierà a lavorare tra più di un mese quindi non c’è motivo di accelerare i tempi”. Finora il direttore sportivo ha sondato Serse Cosmi (ex Siena), Alessandro Calori (ex Brescia), Stefano Sottili del Venezia, Aldo Firicano ex Pro Patria e ha incontrato anche Carmine Gautieri che, dopo aver lasciato il Lanciano però, sembra vicinissimo allo Spezia. “Abbiamo preso diversi contatti per sondare stipendi e staff. Alcuni per noi oggi sono irraggiungibili economicamente”. La pista Cosmi dunque è definitivamente abbandonata. Il focoso allenatore Umbro potrebbe invece approdare al Genoa, alla corte di Rosati e Preziosi. “Non penso che arriveremo ad una decisione prima del prossimo fine settimana”.
Anche sul capitolo giocatori non c’è ansia di muoversi, apparentemente. La società ha come priorità quella di risolvere le comproprietà, poi si muoverà per sostituire quei giocatori che di sicuro daranno l’addio perché in scadenza di contratto: i difensori centrali Moris Carrozzieri e Magnus Troest, e i due centravanti Daniele Martinetti e Giulio Ebagua con quest’ultimo conteso da Verona e Palermo. Ecco dunque i due reparti che devono essere rinforzati: difesa (Milanese vorrebbe riportare Bernardini dal Livorno) e attacco. Il Varese punta a rinnovare le comproprietà di Pucino e Fiamozzi, rispettivamente con Chievo e Torino, puntando a trattenere entrambi i giocatori. “Possono farsi ancora le ossa in Serie B per arrivare ancora più pronti in Serie A – commenta Milanese –, senza rischiare di fare come Giuseppe De Luca che era forse ancora acerbo”. Per il d.s. biancorosso la punta del Montello “sarebbe potuto arrivare più pronto. È normale che se in B fai 10 gol, poi in A ne fai 2 o 3 al massimo”. Il giocatore è difficile che torni all’ovile visto che è in prestito con diritto di riscatto all’Atalanta che è pronta a confermarlo e in più ha gli occhi addosso del Catania di Maran e del Verona di Sogliano in cui potrebbe ritrovare il compagno Ebagua. Infine l’esterno basso Fabrizio Grillo, a metà con il Siena, dovrebbe rimanere al club bianconero che rischia di non iscriversi alla Serie B dopo la retrocessione. Chiaro che se dovesse verificarsi questa ipotesi tornerebbe tutto del Varese.
Il resto della squadra è sotto contratto ed eventuali partenze dipenderanno da offerte e contropartite.

Elisa Cascioli