Stasera alle ore 21.00 al Palazzetto Tacca di Cassano Magnago sarà recuperato il match della prima giornata di ritorno tra Cassano Hc e Pressano. I cassanesi, dopo le due sconfitte di Merano e Trieste, cercano la vittoria pur non trovandosi in una situazione rosea: infatti sono fuori ancora Rokvic e Scisci, l’infortunio prosegue anche per Carrara e Di Vincenzo, ma si aggiunge alla lista anche Alexis Marzocchini che nell’ultima partita ha riportato una frattura all’alluce del piede sinistro. “Non credo potrò giocare – dichiara Alexis Marzocchini – ho moltissimo dolore per la frattura, senza dimenticare che nell’altro piede ho la fascite.” Queste le parole dell’italo argentino che ha lottato nelle ultime partite nonostante i fortissimi dolori.
Pressano è una squadra molto valida, come tutte in questo campionato, e i cassanesi ci tengono a lasciare il segno dopo la sconfitta nella partita di andata per 29-22, in cui erano emersi molti problemi di carattere organizzativo-tattico, problemi poi risolti nel corso dei mesi.
Havlicek questa sera dovrà schierare una squadra giovane, dovrà inventarsi qualcosa vista l’assenza di ben 5 giocatori importanti e non sarà facile tenere alto il livello “organizzerò la squadra con i giocatori a disposizione e sono certo che non ne resteremo delusi. Da quando sono sopraggiunti tutti i problemi a partire dalle squalifiche, i miei ragazzi non si sono tirati indietro, ad ogni partita ci mettono l’anima e sono sicuro che faranno lo stesso anche stasera contro Pressano.”
Marco La Mendola è uno dei giovani di cui parla proprio coach Havlicek, e ai microfoni di Varese Sport ha spiegato lo spirito di questo Cassano “Noi siamo pronti. La partita contro Pressano è molto importante. Li aspettiamo e la fame che abbiamo di punti aspetta solo di essere realizzata perché a Merano eravamo a due passi, contro Trieste a mezzo passo dai tre punti. Pressano è un’ottima squadra, l’anno scorso ha disputato la finale scudetto, ha battuto settimana scorsa i nostri ultimi avversari ma noi siamo qui ad aspettarli, giochiamo in casa.”

Federica Scutellà