All’indomani della sconfitta beffa in gara-4 contro Siena, è ancora tanta l’amarezza nell’animo di squadra e tifosi per un risultato che sembrava ottenuto fino al 30′.
Forse è stato proprio questo l’errore: pensare di avere già in tasca una gara che, in altre circostanze e (non ce ne vogliano) con altre squadre, probabilmente sarebbe stata conseguita senza difficoltà. L’orgoglio e la potenza dei campioni d’Italia, però, hanno avuto la meglio, grazie anche alle difficoltà di una Cimberio che, contrariamente a quanto fatto nel resto del match, non ha saputo trovare contromosse alla furia agonistica dei biancoverdi.
Da inguaribili ottimisti, però, ci piace considerare il lato positivo della “disfatta” di ieri, che lascia accesa ancora un’ardente speranza di raggiungere il sogno della finale. Evitando infatti qualsiasi discorso legato all’arbitraggio (è vero, in alcuni casi Siena risulta più tutelata rispetto alle altre squadre ma è altrettanto vero che se perdi dopo essere stato in vantaggio di 17 punti un minimo di responsabilità la devi avere), quella vista ieri sera è stata una Cimberio coraggiosa che ha affrontato a viso aperto e senza paura una formazione che, inutile nasconderlo, è nettamente più forte.
È questo il punto dal quale partire domani (ore 20:45 al PalaWhirlpool) cercando di essere ancora più cinici (Sakota, confidiamo che tu possa tornare a segnare triple pesanti) unendo tutte le forze senza mostrare punti deboli, senza cedere alle “provocazioni” sportive di Hackett e compagni.
E se domani sera la serie sarà sul 3-2, allora andremo a giocarcela come ieri al PalaEstra, evitando magari gli errori degli ultimi 10 minuti; in caso contrario, rimarrà comunque la soddisfazione di un’annata storica e magnifica allo stesso tempo, la base da cui ripartire anche l’anno prossimo.
Noi ci crediamo, voi pure, guai a chi lo mette in dubbio; mostriamo a tutti l’orgoglio biancorosso di una città che non vi lascerà mai.

Marco Gandini