“Sul Mostaccin ho attaccato più volte, poi in volata mi sono di fronte due corridori molto veloci. Ho dato tutto, più di così non avrei potuto fare”.
Daniele Dall’Oste parla senza rimpianti del suo terzo posto all’internazionale di Poggiana, un podio di grande valore in una corsa che, come tutti gli anni, ha visto confrontarsi corridori di primissimo livello. Il varesino della Trevigiani Dynamon Bottoli, vincitore quest’anno a Castiglion Fiorentino e tre volte secondo (anche al Giro del Friuli), è stato uno dei grandi protagonisti di una gara durissima. Solo i due top riders del dilettantismo italiano, il tricolore Zordan e l’azzurro Villella, sono riusciti a precederlo. “La Zalf aveva molti corridori davanti e non ha lasciato spazio a nessuno – racconta Dall’Oste -. All’inizio ho fatto una gran fatica nelle salite, ma non volevo rinunciare alle mie chances e nel finale ho fatto il possibile per mettere in difficoltà gli avversari. Purtroppo non sono riuscito a vincere, ma ho dimostrato di potermi confrontare alla pari con i migliori”.
“Nelle corse a tappe sono sempre andato bene e alla luce anche di questo podio mi spiace non essere stato convocato in nazionale per il Tour de l’Avenir – prosegue Dall’Oste -. Alla Bassano-Monte Grappa non ho brillato perché sono uscito un po’ stanco dal Val d’Aosta, ora ho dimostrato che la condizione c’è. Continuerò a cercare la vittoria, ad iniziare da Capodarco e Scomigo”.

Sergio Gianoli