Manca poco più di una settimana al via ufficiale della nuova stagione della Cimberio e nella Città Giardino tutti non aspettano altro.
Dai giocatori, che dopo le meritate vacanze non attendono altro che ripercorrere il parquet del PalaWhirlpool che lo scorso anno è stato il teatro degli “Indimenticabili, fino ad arrivare ai tifosi, in crisi di astinenza dal basket giocato, ed ai dirigenti stessi della società di Piazza Montegrappa.
Anche Fabrizio Frates ha voglia di basket; quel basket “vero” fatto di allenamento duro e sacrifici, fatto di emozioni e partite giocate. Cose necessarie dopo aver lavorato per settimane sotto traccia alla ricerca degli ingranaggi ideali che hanno alla fine composto la nuova Cimberio.
“C’è grandissima voglia di rimettersi al lavoro -afferma- sia da parte mia che da parte dei giocatori che ho avuto modo di sentire, percependo da parte di tutti altissime motivazioni. So di chiedere loro un sacrificio molto duro con questo raduno anticipato del 19 agosto, però abbiamo un impegno da preparare (il QR di Eurolega, ndr) e da cominciare con il piede giusto. La società ha fatto uno sforzo economico importante per parteciparvi e per questo noi dobbiamo onorarlo con il più grande impegno e la massima concentrazione. Abbiamo tutti voglia di guardarci in faccia, conoscerci e cominciare a lavorare tutti insieme”.
C’è grande attesa anche per il lungo titolare.
“Dovranno ancora passare dei giorni prima di riuscire a firmare un giocatore; dobbiamo portare pazienza perché è un momento molto delicato del mercato. Giofré ha da poco ultimato il viaggio negli Stati Uniti per cui valutiamo le cose con calma: se riusciremo ad averlo per il 19 sarò più che felice, altrimenti saremo ben lieti di attenderlo. La cosa più importante è che il giocatore che avremo sarà quello giusto e quello che volevamo”.
Le caratteristiche?
“Deve essere atletico ed in grado di giocare una pallacanestro veloce e scattante. Voglio che da situazioni dinamiche -conclude Frates- sia in grado di produrre qualcosa di pericoloso, in modo da favorire le ottime potenzialità degli esterni di cui disponiamo”.

Marco Gandini