(De)finita la regular season, con le qualificate ai playoff, e gli accoppiamenti per il turno di wild card e le semifinali. Nel girone A Panthers primi, Seamen Milano secondi e Giants Bolzano terzi; nel girone B, Warriors primi, Dolphins Ancona secondi e Hogs Reggio Emilia terzi.
Nella serata di sabato si erano chiarite le situazioni relative al girone B, mentre domenica è toccato a quello A, con la partita tra Sampla Belting Rhinos Milano e Giants Bolzano a qualificare la vincente, senza calcoli su scarti e altro. E hanno vinto i bolzanini, 21-7, al termine di una gara con molti versanti degni di essere esplorati, come vedrete nel dettaglio.
Queste dunque le prossime partite, ovvero i playoff.

WILD CARD WEEKEND
sabato 15 giugno alle 20 Dolphins Ancona-Giants Bolzano (la vincente giocherà la semifinale sul campo dei Panthers Parma domenica 23 giugno alle ore 15, se non ci saranno variazioni)
sabato 15 giugno alle 19.45 Seamen Milano-Hogs Reggio Emilia (la vincente giocherà la semifinale sul campo dei Warriors Bologna sabato 22 giugno alle ore 21).
L’Italian Super Bowl XXXIII si giocherà allo stadio Mazza di Ferrara sabato 6 luglio alle ore 21, per biglietti e informazioni andate sul sito www.superbowl2013.it.

Ed ecco i dettagli delle singole partite.
GIRONE A
PANTHERS PARMA-SEAMEN MILANO 40-6 (14-0, 13-6, 6-0, 7-0)
Rapida lezione di passaggio dalla teoria alla pratica, impartita del resto in una città con una buona tradizione accademica e culturale come Parma. La teoria spiegava come il primo posto nel girone fosse ancora in ballo per i Seamen, a patto che battessero i campioni d’Italia di almeno 29 punti; la pratica ha sbriciolato il concetto come un biscottino, anche perché i milanesi erano senza due americani, ovvero Jeff Souder e Shawn Abuhoff, lasciati a guarire meglio in vista dei playoff. In campo il solo Jordan La Secla, che ha poi lasciato il posto a Luca Pastori già nel 2° quarto, a partita – ebbene sì- svolazzata via. Apre Alessandro Malpeli Avalli con una corsa di 8 yard dopo un bel ritorno di punt di Jared Karstetter (7-0), e la replica dello stesso running back numero 33 arriva poco dopo da 3 yard, sull’ultima azione del 1° quarto, dopo un field goal sbagliato dai milanesi con Stefano Di Tunisi da 30 yard. Nel 2° quarto un lampo ospite arriva sull’intercetto che Mattia Ogadri (19 anni) riporta in touchdown per 35 yard (14-6, sbagliato l’extra point di Di Tunisi) ma in due azioni Parma riallunga con un passaggio di Tommaso Monardi per Jared Karstetter per 81 yard, con trasformazione di Andrea Vergazzoli questa volta bloccata. Il terzo touchdown di Malpeli Avalli, da 10 yard, arriva a fine 2° quarto, dopo un intercetto di Lorenzo Carboni (20 anni) su Pastori.Al primo drive del 3° quarto Malpeli Avalli segna ancora (!), stavolta da 10 yard, e come era già successo sette giorni prima è un altro giovane, Mirko Drago, a chiudere i giochi, con molte seconde linee in campo, con una corsa di 2 yard.

SAMPLA BELTING RHINOS MILANO-GIANTS BOLZANO 7-21 (0-7, 7-14, 0-0, 0-0)
Si dice, in questi casi, che è stata una partita ricchissima di episodi. Si dice, e lo diciamo. Episodi importanti ma attenzione, ben inseriti nel contesto della gara. Si comincia subito: kickoff dei Rhinos, Mario Cristiano riceve la palla sulla linea di goal, ritorna per una ventina di yard poi viene placcato da Marwan Bedrush e la perde, con fumble ricoperto da Alessandro Cerbone. I Rhinos hanno subito una grande opportunità ma non la srotolano, venendo fermati (corsa di AJ Storms) al 4° tentativo e goal da 1 yard. Da quella medesima yard parte il drive dei Giants, che lo trascinano per 8’35”, come da loro tradizione, coronandolo con una corsa di 2 yard di Henry Harris trasformata su calcio da Rafael Jurissek a 1’49” dalla fine del 1° quarto. Sul kickoff è Bedrush a perdere il possesso, con fumble ricoperto di Giants con Alex Erioldi e primo down ospite sulle 29 Rhinos. Miscela di corse e passaggi e 5” dopo l’inizio del 2° quarto è ancora Harris a segnare su corsa, ancora da 2 yard (0-14). Palla ai Rhinos sulle loro 21 e dopo una lunga ricezione di Alfredo Bandini c’è un primo down sulle 10: al secondo tentativo AJ Storms riceve e mentre cerca di strappare un’altra yard viene placcato dal nuovo arrivato Alex Germany, riportando un infortunio al ginocchio destro che lo costringe a chiudere lì la partita. Poco dopo Chris Forcier, al rientro dopo un mese ma non del tutto in salute al piede destro, lancia in td Giacomo Bonanno per 10 yard (7’56” da giocare, 7-14). I Giants però utilizzano ancora con efficacia le proprie armi e dopo un drive di 5’57” segnano con una qb sneak di Chris Owens da 1 yard, trasformazione ancora di Jurissek a 1’59” dal termine per il 7-21. Il tempo si chiude con un’avanzata dei Rhinos fino alle 14 dei Giants, ma il lancio di Forcier viene intercettato in end zone da Germany. Nel secondo tempo non si segna, e i Giants faticano maggiormente a chiudere down (compresa una finta di punt non riuscita), ma i Rhinos sbagliano un field goal di 37 yard con Gabriele Arioli a 4’05” dalla fine del 3° quarto e devono poi accusare l’uscita di Forcier, sostituito da Chauncey Calhoun, che a sua volta nel penultimo drive, quello che può riaprire la partita, deve lasciare il campo per un problema alla caviglia. Entra Giovanni Silva sul 4° e goal dalle 14 yard (dopo una penalità) e dopo un fallo della difesa c’è un primo e goal dalle 2: dopo una corsa di Mattia Binda, che perde 1 yard, ci sono due passaggi incompleti e la gara, in pratica, finisce sul tocco di Erioldi a impedire il completo su Arioli al 4° down.

GIRONE B
MISTERSEX LAZIO MARINES-ENERGY BUILDING DOLPHINS ANCONA 13-47 (7-7, 0-21, 0-12, 6-7)
Non riesce ai Marines il bis della bella vittoria della settimana precedente contro i Seamen. In un’altra sfida di sapore acquatico (sigh), i laziali tengono botta per un quarto di gioco (td ospite di Matt Gordon con corsa di 1 yard a 4’54” e pareggio del 21enne Tommaso Pozzebon su ricezione di 18 yard su lancio di Kellen Pruitt a 54” dal cambio di campo), dando l’idea di poter scombinare le parti alte della classifica del girone B, ma i Dolphins, solidi e determinati come hanno già fatto vedere più volte quest’anno, di minuto in minuto crescono in difesa – una loro dote importante, in questa stagione – e intercettano cinque lanci. Di questi, uno si tramuta in touchdown di 61 yard con un’azione spettacolare nella quale in realtà a intercettare è Medji Soltana, che dopo 11 yard passa lateralmente il pallone a Matt Gordon, il quale percorre il restante spazio tra sé e la end zone. È l’azione che di fatto chiude la partita: restano 11” alla fine del primo tempo e sotto 7-21 (ricezione di 16 yard di Mitch McGrath e corsa di 5 yard dello stesso Pentello) i Marines sono arrivati fino sulle 18 offensive, prima di arretrare al primo down ed effettuare poi, con Kellen Pruitt sempre come quarterback, il lancio preso da Soltana e riportato a casa da Gordon, autore poi di altri due intercetti nell’ultimo periodo. Nel terzo quarto i Marines tentano ancora la rimonta, sempre più ardua anche per la stanchezza di un organico che ha perso nel corso della stagione molti giocatori, ma vengono colpiti ancora da due td pass di Pentello, per Carlo Fanini (19 yard, 7’20” da giocare) e ancora Gordon (12 yard, 3‘06”). Con molte seconde linee in campo – sempre che non ci fossero già prima, per i succitati problemi di organico – l’ultimo quarto vede il primo touchdown della carriera IFL per il 22enne di origini ghanesi Horac Dongmo, con una corsa di 17 yard a 6’30” dalla fine, mentre è Giorgio Polidori a completare il punteggio con una ricezione di 45 yard su lancio di Pruitt a 3’15” dal termine. Poi, i saluti, e per i Dolphins un viaggio di ritorno con la mente già volta alla partita di wild card del 15 giugno contro i Giants.

WARRIORS BOLOGNA-HOGS REGGIO EMILIA 34-6 (14-6, 10-0, 3-0, 7-0)
Poteva essere quasi uno spareggio in grado di scombinare tutte le posizioni di playoff del girone B, ma l’assenza negli Hogs di Jamail Berry (squalificato) e Sha-ron Edwards (infortunato) ha tolto ai reggiani la possibilità di competere ad armi pari con i Warriors, che oltre a una maggiore salute (perlomeno al reparto americani) avevano anche una corposa mosca sotto il naso per le 3 sconfitte nelle precedenti 4 partite. In realtà all’inizio c’è equilibrio: Luca Callegati perde palla per un placcaggio di Ivan Ropa, con Andrea Nadalini che recupera il fumble sulle 38 Hogs, e da lì si arriva al passaggio in touchdown di 1 yard di Rob Curley per Maxym Berezan, trasformato da Matteo Guerra per il 7-0 a 8’23” dalla fine del 1° quarto. Gli Hogs in poco più di 5’ segnano a loro volta con una bella ricezione di Fabio Tedeschi (18 anni compiuti il 29 maggio) su lancio di 7 yard di Demetri Huffman, ma la trasformazione non riesce a causa di un problema nella gestione della palla da parte dell’holder Max Trenti. 7-6, e i reggiani non si avvicineranno più nel punteggio. Neanche un minuto dopo infatti Mario Panzani va oltre l’ultimo difensore degli Hogs e riceve un lancio di Curley per 56 yard totali (14-6), e ancora Panzani segna su passaggio di 11 yard dell’americano a 11’05” dalla fine del 2° quarto. Nel resto del quarto due occasioni sprecate dagli Hogs: un fumble di Huffman ricoperto da Federico Forlai sulle 37 offensive e, dopo un incompleto Warriors al 4° down, un drive che arriva sulle 20 dei Warriors grazie a due belle corse dell’altro quarterback Marco Lazzaretti, ma a causa di una grottesca situazione di intentional grounding dello stesso Lazzaretti dopo una corsa per evitare il placcaggio porta a un 3° tentativo e… 73 yard (!) per chiudere il down, cosa che ovviamente non avviene. Prima dell’intervallo Guerra infila un field goal da 27 yard con 14” da giocare. Nel 2° tempo Warriors ancora al field goal con Guerra (32 yard, 2’50” del 3° quarto per il 27-6), poi Hogs che si guadagnano un 1° tentativo e goal dalle 2 yard dei bolognesi ma perdono la palla con Huffman in end zone. E si chiude con il td pass di 9 yard di Curley per Mattia Parlangeli a 47” dalla fine della partita.