Il mercato di riparazione ha ridisegnato completamente la squadra di Bisoli, tanto che ora nonostante la classifica poco tranquilla, c’è chi pensa in una rincorsa che possa addirittura portare alla zona dei playoff. Del resto il rendimento delle ultime giornate è da primato: dieci punti in quattro partite, frutto dei successi interni con Vicenza e Ternana, della vittoria di Novara e del pareggio di Cittadella. A gennaio la rosa bianconera è stata praticamente stravolta. L’operazione con il Padova ha portato in Veneto il centrocampista Iori (un ex) ed ha fatto arrivare in Romagna l’attaccante Granoche (altro ex) insieme al collega di reparto Cori (da Empoli). Puntellato il reparto arretrato, con il portiere del Siena Campagnolo e i difensori Consolini (svincolato dal Sassuolo), Volta (Sampdoria) e Dallamano (Brescia). Pablo Granoche si è subito messo in evidenza nella gara d’esordio con la nuova maglia, ha segnato uno dei tre gol con i quali il Cesena si è sbarazzato del Vicenza.
Il giocatore d’attacco più estroso ed efficace è comunque Davide Succi, che viaggia alla media di un gol ogni due partite (11 in 23 presenze). Altro elemento pericoloso in attacco è Mattia Graffiedi, 16 presenze e 3 gol, tanti quanti ne ha realizzati il centrocampista sloveno Djokovic. Quest’ultimo nella gara di andata fu l’uomo decisivo. Tirò con molta fortuna una punizione dalla distanza (l’erroraccio di Bressan nella respinta permise a Comotto di sbloccare il risultato) e determinò l’espulsione di Martinetti (cartellino rosso dopo un fallaccio a centrocampo). Quella del “Manuzzi” fu la prima volta che il Varese di Castori (applauditissimo ex in foto) lasciò punti in trasferta.
La sconfitta per 2-0 fu l’ingiusto risultato di una partita equilibrata e nervosa. Prima di Martinetti anche Rea era stato espulso per un pestone a Comotto. Gli unici pericoli per la porta del Cesena arrivarono con due conclusioni di Zecchin e un tiro di Martinetti. Con il Varese in doppia inferiorità Defrel segnò il gol della sicurezza nelle battute finali.
Mario Ferrini
