In questa occasione la nostra intervista “dagli spalti” non è stata realizzata in tribuna durante una partita, bensì nel settore distinti, prima che si disputasse Varese-Cesena. Gara che si è potuta giocare grazie agli “spalatori” che hanno ripulito le gradinate dalla neve caduta abbondante la scorsa settimana. Mischiato al personale della ditta Vanoni, ai tifosi e agli steward, con la pala in mano anche un volto caro ai supporters biancorossi, quello del Team Manager del Varese Silvio Papini, come testimonia la foto.
“Non capisco questa gran curiosità. È da anni che quando c’è bisogno spalo la neve allo stadio. È un piacere farlo insieme ai tifosi e agli amici. Credo che un rappresentante della società deve essere presente in queste occasione, poi è un modo per fare gruppo e conoscersi a meglio”.
Papini è terminato l’incontro con il Cesena una tua impressione?
“Brutta partita, ma utile per muovere la classifica. Venivamo da un incontro con il Verona, bisognava reagire, l’ abbiamo fatto. Purtroppo alcuni tifosi non l’anno capito”.
Alludi ai fischi?
“Ma francamente è un comportamento che a caldo faccio fatica a commentare. Lo spettatore paga il biglietto e ha diritto a fischiare se non si diverte. Però credo che tante volte nel rispetto dell’appassionato che viene allo stadio prima di fischiare bisogna valutare anche delle situazioni oggettive. Insomma siamo ancora quarti e lottiamo per i playoff per un altro anno ancora. Cosa vogliamo di più?”.
E il Varese visto ad Empoli?
“Primo tempo da cancellare, secondo tempo gran Varese. Però quando si prendono due goal in serie B da squadre come l’ Empoli diventa complesso rimontare. Nulla è perduto però ragazzi sottolinea. Dobbiamo ritrovare il piglio giusto per affrontare bene il Sassuolo, e vedrete che ci toglieremo dalla scarpa qualche sassuolino”.

Claudio Ferretti