Un successo sensazionale, come lo è sempre stato da 14 edizioni a questa parte e non poteva essere da meno la 15° volta della 40 Ore di Sport di Laveno.
Più di mille atleti si sono ritrovati presso il centro sportivo Ci.La Club e si sono cimentanti nei più svariati sport a partire dalle ore 24 di venerdì dando vita anche quest’anno ad una kermesse senza eguali nella provincia. 40 intensissime ore di divertimento e competizione allo stato puro, arricchite da un gustosissimo stand gastronomico e da intermezzi simpatici ed inaspettati. 
Il via come sempre a suon di Rock grazie al concerto del venerdì sera dei Rock School che hanno iniziato a scatenare gli animi degli atleti. Poi è stato tutto un susseguirsi di prestazioni sportive al limite fra il prodigioso e l’esilarante.
Anche quest’anno le 18 squadre iscritte non si sono risparmiate e la battaglia sui vari campi è stata serratissima fino all’ultimo minuto. I soliti tornei quali calcio a 5, pallavolo, basket, play station, freccette, tennis tavolo e calcio balilla a cui si sono aggiunti il badminton (volano per i più inesperti) e le carte con la scopa d’assi. Anche la mountain bike e la gara podistica hanno arricchito il programma del weekend.
Il successo di pubblico è stato strepitoso visto che è stata numerosa la presenza di bambini e famiglie che hanno presenziato all’evento.
Il livello delle prestazioni sportive è stato ancora più elevato rispetto agli anni passati ma alla fine, per la terza edizione consecutiva non c’è stata storia e il trofeo lo hanno conquistato gli Albin Super Star con la bellezza di 198 punti, ben 20 in più di Bar Dama Caffetteria. Terza piazza per i Bufali d’Acqua che hanno chiuso a quota 162 punti.
Un’organizzazione ancora una volta impeccabile grazie ai volontari e a tutti i giudici che con pazienza e dedizione si sono cimentati al meglio nei loro ruoli, un gruppo perfetto coadiuvato egregiamente da Bruno Zanon e sua moglie Cinzia, che hanno ribadito ancora quanto questa dovrebbe essere l’ultimo anno della manifestazione. Dovrebbe, il condizionale è sempre d’obbligo, perchè chissà che nel 2014 la passione e la voglia di sacrificarsi ancora per così tanti sportivi non abbiano nuovamente la meglio.

Mariella Lamonica