E’ ancora in stallo la situazione tra Frank Vitucci e la Cimberio Varese e, probabilmente, così sarà ancora per un bel po’.
La storia infatti è abbastanza chiara: il tecnico abbraccerebbe volentieri il progetto di Avellino che oltre ad assicurargli il contratto più ricco per un allenatore di Serie A (250 mila euro a stagione) gli garantirebbe la costruzione di un roster che possa fin da subito dire la sua nel prossimo campionato italiano. Dall’altra, però, la Cimberio non ha gradito il modo di fare della società irpina che, fregandosene delle regole “non scritte”, ha ammaliato con una ricca offerta un coach (anzi IL coach migliore della scorsa stagione) nonostante fosse già impegnato proprio con Varese.
Fanno bene allora Vescovi & Co. a non considerare minimamente la misera offerta di 50 mila euro proposta dalla società biancoverde per il buyout puntando su un’alta richiesta (preferibilmente il triplo, ma ci si accontenterebbe anche di poco più del doppio) per poter liberare definitivamente Vitucci e cominciare a pensare al futuro senza perdere ulteriore tempo.
Già, perché se la trattativa dovesse andare in porto, la Cimberio dovrebbe al più presto buttarsi su un nuovo allenatore (i nomi sono sempre quelli, Frates, Griccioli, Calvani e Djordjevic) in modo che possa celermente valutare le situazioni più complicate di alcuni giocatori come Ere, Sakota, Talts e Rush (per i quali esiste un’opzione di uscita anticipata dal contratto) e cominciare a porre le basi per la Cimberio del futuro.
Nel caso in cui Vitucci invece rimanesse nella Città Giardino, allora, lo farebbe con estrema tranquillità e con la serietà che lo hanno sempre contraddistinto dalla sua prima apparizione in biancorosso.
MG