La nuova stagione della Pallacanestro Varese è ufficialmente cominciata.
A due mesi di distanza dalla “sciagurata” semifinale playoff contro Siena, la compagine biancorossa del nuovo tecnico Fabrizio Frates si è ritrovata questo pomeriggio per cominciare a masticare il basket giocato sul parquet, quello vero insomma, dopo le snervanti sirene estive.
Si comincia finalmente -racconta il tecnico milanese-. È stata una lunga estate di lavoro ma ora siamo arrivati al momento più bello con tutti gli effettivi a disposizione. Abbiamo voglia di vedere la squadra, guardarci in faccia e capire dove possiamo arrivare. Sarà importante costruire una base tecnica che sarà poi utile per la prossima stagione. Siamo eccitati e vogliosi di cominciare questa nuova strada. Non spegneremo il fuoco e l’entusiasmo nato dalla passata stagione”.
Raduno anticipato rispetto alle altre squadre: “Dobbiamo cominciare per via del QR a Vilnius, in preparazione del quale affronteremo molte amichevoli di alto valore per capire quello che ci aspetta all’inizio di ottobre. L’identità tecnica su cui lavoreremo sarà quella giusta per i giocatori che abbiamo. Per cui dobbiamo plasmarla in base alle loro caratteristiche. Abbiamo un lungo dinamico, delle ali molto rapide come Polonara e Sakota e giocatori pericolosi dal perimetro chi nei tiri da tre (Clark), chi nelle penetrazioni (Coleman) e chi in entrambe le fasi (Ere). Vogliamo essere aggressivi e veloci non tanto per fare un basket moderno che piace, semmai perché queste sono le cose che vanno a premiare le qualità del roster”.
Era da tanto che non si trovava nella parte di head-coach: “Le mie motivazioni non sono rivincite nei confronti, ad esempio, di Milano. Ho voglia e bisogno di vivere il basket in una piazza così importante come Varese. Abbiamo voluto mantenere gran parte del roster dello scorso anno per mantenere un’ossatura che ci faciliterà. I nuovi, molto motivati anch’essi, avranno modo di dimostrare la loro voglia di fare che li spingerà ad essere i migliori”.
Obiettivi? “È molto presto chiaramente; il campionato, ad esclusione di Milano, è molto equilibrato quindi ce la giocheremo alla pari con tutti. Poi chiaramente si vedrà nel corso del campionato, dove si verranno a creare situazioni che di tanto in tanto possono cambiare. L’Europa? Ci farà fare uno sforzo fisico non indifferente, ma Varese è abituata a stare là, davanti a tutti; per cui combatteremo per questo”.
Presenti al primo giorno di scuola della Cimberio una gran consistenza di tifosi animati dagli inossidabili Arditi che per tutto il tempo hanno incitato i propri beniamini senza dimenticare (con termini ovviamente opposti) chi, come Vitucci e Cerella, ha salutato anticipatamente la Città Giardino.

Ecco il roster a disposizione del tecnico milanese.
– Marko Scekic (1981, ala/centro, 207 cm);
– Dusan Sakota (1986, ala, 210 cm);
– Aubrey Coleman (1987, guardia, 193 cm);
– Andrea De Nicolao (1991, playmaker, 182 cm);
– Ebi Ere (1981, guardia/ala, 196 cm);
– Achille Polonara (1991, ala, 203 cm);
– Shadi Ambrosini (1995, guardia, 188 cm);
– Jacopo Balanzoni (1993, ala/centro, 202 cm);
– Edoardo Vescovi (1996, guardia/ala, 202 cm);
– Fabio Lenotti (1992, ala, 192 cm);
– Francois Affia Ambadiang (1993, centro, 211 cm);
– Nicola Mei (1985, guardia, 185 cm).

Non presenti in data odierna:
– Erik Rush (1988, guardia/ala, 197 cm);
– Keydren Clark (1984, playmaker, 180 cm);
– Franklin Hassell (1988, centro, 203 cm);
– Filippo Testa (1997, guardia, 190 cm);
– Darren Moore (1989, guardia, 190 cm).

Marco Gandini