È stato presentato questa mattina presso il Salone Estense di Palazzo Comunale il “Percorso Ignis”, una sorta di museo all’aperto che si propone di fissare la memoria delle gesta della squadra di basket che tra gli anni 60 e 70 ha dato gloria al nome e alla città di Varese. La gloriosa storia della grande Ignis sarà dunque raccontata tramite dodici targhe che saranno posizionate in 12 punti della città. Tutte tranne una; l’ultima, infatti, sarà collocata a Comerio, negli attuali stabilimenti della Whirlpool, un tempo la sede della Ignis di Giovanni Borghi.
Il tutto è nato da un’idea di Flavio Vanetti, giornalista del Corriere della Sera, ed è stata sviluppata grazie all’aiuto del comune di Varese in sinergia con l’agenzia “Varese Land of Turism” dell’amministrazione provinciale e con la Whirlpool.
Commovente e profondo il ricordo di una squadra che ha davvero lasciato il segno nella storia del basket internazionale, ripercorso questa mattina grazie a foto, video e testimonianze di persone che quegli anni li hanno vissuti pienamente e che porteranno nel loro cuore e nella loro mente il ricordo bellissimo di un periodo più unico che raro.
C’erano tutti: da personalità sportive del tempo (come Dino Meneghin e Bob Morse) a rappresentanti della Pallacanestro di oggi, come Cecco Vescovi e Max Ferraiuolo, oltre che una bellissima cornice di pubblico che con passione ha seguito l’evento.
“Lo spunto mi è venuto da un’iniziativa sviluppata da Aix-en-Provence per Paul Cézanne -racconta Vanetti-. Il selciato del centro storico è stato arricchito di ‘marker’ con una ‘C’ dorata. Grazie alle targhe, l’intenzione è di tramandare ai posteri la memoria di un autentico squadrone”.

Le varie targhe saranno destinate secondo il seguente schema:
-Palestra XXV Aprile;
-Palasport “Lino Oldrini”;
-Caffè “Pini”, in Piazza Montegrappa;
-Palestra ex Liceo Scientifico;
-Bar dello stadio;
-La sede di via Cairoli;
-Ex Ristorante “Al Brigantino”, in via Medaglie d’Oro;
-Atelier Faoro, in via del Cairo;
-Ex Tabaccheria “Galli”, in Corso Matteotti;
-Fontana di Piazza Montegrappa;
-La casa di Marino il “Masseur”, in via Butti;
-Ignis, a Comerio.

MG