Grandi novità sul fronte stadi. Ieri, nell’Assemblea di Lega di Serie B si è posto l’accento sugli impianti sportivi. L’idea è quella di introdurre una normativa per l’iscrizione al campionato cadetto. Dal 2020 potranno farlo soltanto quelle società con uno stadio ad uso esclusivamente calcistico, quindi privo di piste d’atletica o velodromi. Un punto che tocca dal vivo il Varese visto che lo stadio di Masnago è uno dei più vecchi d’Italia e all’interno ospita il Velodromo “Luigi Ganna”. Dunque a Varese devono iniziare seriamente ad affrontare la questione. Ristrutturazione o nuova costruzione? Il presidente Nicola Laurenza non prende nemmeno in considerazione la prima ipotesi: “La zona di Masnago, al giorno d’oggi, non la ritengo più idonea ad ospitare un impianto del genere -dice –, sia per la viabilità, sia per i parcheggi, sia per la vivibilità all’interno dello stadio. Credo che la pista d’atletica e il velodromo rendano meno piacevole la partita e creino meno partecipazione perché si è più lontani dal campo”. In merito alla proposta della Lega, Laurenza aggiunge: “Io vedo il bicchiere mezzo pieno e questa idea è molto importante perché mi offre una leva per portare avanti la questione. Mi dà una mano per portarmi a sedere attorno ad un tavolo insieme alle istituzioni, presto ci sarà un tavolo di trattativa”.
Che zona potrà ospitare un nuovo impianto? “Non è prestabilita e dobbiamo ancora individuarla. Su questo mi aspetto dall’amministrazione pubblica un supporto. Come caratteristiche deve essere vicina ad una viabilità importante come può essere l’autostrada. Non va bene in centro a Varese. Quando il Franco Ossola fu costruito – prosegue – era praticamente in periferia, in mezzo ai campi di grano. Oggi Masnago è stato inglobato dalla città e a me spiace arrecare disturbo, durante le partite casalinghe, a chi vive intorno allo stadio. Ringrazio Abodi anche perché la Lega ci ha individuato come una delle società pilota sui nuovi impianti”.
Tra i punti affrontati in assemblea, anche quello riguardante la sostituzione di un calciatore, a liste chiuse complete con cui sia intervenuta una risoluzione consensuale o unilaterale di contratto, con un altro svincolato o fuori rosa. La riforma, la stessa che ha permesso al Padova di liberare un posto per aggiungere in rosa lo svincolato Tommaso Rocchi, è stata approvata.
Inoltre l’Assemblea ha approvato un montepremi per le società che si qualificano con le proprie rappresentative giovanili alla Final Eight dei campionati nazionali. In particolare ogni formazione Primavera riceverà un contributo di 150 mila euro, Allievi 75mila euro e Giovanissimi 50 mila. Questo fondo verrà alimentato dallo sforamento del Salary Cap e dal Fondo di Sviluppo della LNPB, che verrà incrementato nella prossima stagione. “E’ una delle prime risposte che diamo sul tema dell’incentivazione dei settori giovanili” ha detto il presidente Abodi al termine dell’assemblea .

Elisa Cascioli