“Mi sono innamorata della scherma alle elementari, accompagnando un mio compagno di classe. L’amore che nutro per questo sport è nato per caso ma la passione che ho dentro è fortissima e mi ha spinto a non mollare mai”.
E’ passato tanto tempo da quando la ragazzina di Busto Arsizio snobbò nuoto e ginnastica per ritrovarsi in palestra, con un fioretto fra le mani, pronta a veder nascere e crescere giorno dopo giorno l’amor per questo sport.
Carolina Erba oggi è una donna 28enne che dopo tanta gavetta, è riuscita ad emergere, a prendere il volo e a vincere una splendida medaglia d’oro agli europei di Zagabria che l’ha lanciata a pieno titolo fra le grandi fiorettiste d’Europa.
Come è nata la tua passione per la scherma, uno sport un po’ inusuale rispetto al solito?
“Ero alle elementari quando la mamma di un mio compagno lo portò in palestra a provare questa disciplina ed essendo molto amica di mia madre, spinse affinchè andassi anch’io. Il risultato è stato che il mio amico lasciò perdere dopo pochi mesi, io vivo ancora con il fioretto tra le mani”.
A proposito di fioretto, perché hai scelto proprio quest’arma?
“In realtà ho fatto spada e fioretto fino a 14 anni, ma mi è sempre piaciuto di più ed inoltre mi è sempre riuscito meglio. So che con la spada sarebbe stato tutto più facile perché comunque è un attrezzo meno complicato, ma non potevo nascondere il mio amore un’arma diversa”.
Quando hai capito che potesse essere davvero il tuo futuro?
“Quando sono entrate nelle Fiamme Gialle, otto anni fa. Ogni sportivo ambisce a poter far parte di un gruppo simile ed ho capito che dovevo iniziare a fare sul serio. Non mi spaventavano le difficoltà, ero molto felice di quest’ingresso”.
La tua gavetta è stata un po’ lunga perché sei esplosa solo quest’anno grazie a due bronzi in Coppa del Mondo e soprattutto grazie alla medaglia d’oro vinta a Zagabria nel fioretto a squadre (nella foto), ma cosa ti ha spinto a non mollare mai?
“La mia passione. Non ho mai smesso di allenarmi anche quando i risultati non arrivavano. Ho sempre avuto davanti mostri sacri e se tutto ciò può essere sicuramente un vantaggio per migliorarmi, per avere sempre più stimoli, dall’altro lato non mi ha mai dato moltissimo spazio. Ho sempre pensato che dopo l’Olimpiade di Londra potessi avere qualche spiraglio in più e così è stato. Finora sono stata ripagata, all’inizio dell’anno ero 70° nel ranking mondiale, oggi milito in 11° posizione”.
Ti ispiri a qualche atleta in particolare? Hai un idolo?
“In realtà non ho nessun idolo anche perché sono tutte molto diverse le atlete sia fisicamente che tecnicamente. Tra l’altro la scherma è un sport molto particolare perché nonostante abbia sia le gare individuali che quelle a squadre, quando ti ritrovi in un assalto se sempre tu contro la tua avversaria. Ovvio che pensi anche al bene delle tue compagne, a non voler sfigurare e a non voler affossare la squadra”.
Tu sei fidanzata con un tuo collega (Valerio Aspromonte) ma è un vantaggio o uno svantaggio?
“Per quanto mi riguarda è un vantaggio perché mi aiuta, mi capisce, mi piace parlare dal mio sport ed avere di fronte qualcuno che sa cosa sto dicendo. A volte mi tocca allontanarlo un po’ perchè si agita e mi mette l’ansia”.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“Fra meno di due settimane inizieranno i Mondiali a Budapest. Sono molto determinata, il mio obiettivo sarebbe conquistare due medaglie, ma il colore non lo dico. Spero solo non mi giochi qualche brutto scherzo l’emozione. Io so di poterci riuscire, ed essere di ritorno dal primo mondiale con due medaglie sarebbe davvero un sogno”.
E chissà che dopo esser salita sul tetto d’Europa non sia proprio Budapest a lanciarla sul tetto del mondo.
Mariella Lamonica