Stremata e felice l’handbiker del Velo Club Sommese Rita Cuccuru è tornata al suo posto di lavoro alla SACMI di Sassuolo dopo la fantastica cavalcata alla 40a edizione della Berlin Marathon dove ha conquistato la 5a posizione assoluta con il tempo di 1h.38′. Sulla maglia della Cuccuru in gara a Berlino i loghi dei partner dell’Associazione di Promozione Sociale SESTERO onlus promotrice e organizzatrice della trasferta: Newsciclismo.com, Cimberio s.p.a., Caporali 2000, Nalini, Veneto Banca, Provincia di Varese, Comune di Uri, Comune di Maranello, Associazione “art4sport”, Associazione Unita Spinale Niguarda e Comunità di San Patrignano.
“E’ stata una settimana fantastica – racconta la Cuccuru – Dalla presentazione a San Patrignano dell’iniziativa della SESTERO, all’ospitalità del Modena Calcio e alla visita al Museo Ferrari di Maranello, dal viaggio a Berlino con le mie amiche di Maranello, alla gara e all’affetto di tanta gente che mi ha seguito da casa, in primis la mia famiglia. Infine, la foto ricordo sotto la porta di Brandeburgo con la bandiera della mia terra d’origine e quella voluta dalla SESTERO per inviare un abbraccio al ‘Fico’ Bruno Arena“.
Contemporaneamente alla tua prova in Germania hai conquistato la maglia rosa di categoria al Giro d’Italia di handbike che ha visto il suo atto finale a Firenze nell’anteprima della prova in linea del mondiale di ciclismo.
“Da quando ho ricevuto dalla SESTERO la proposta di partecipare alla maratona di Berlino ho raddoppiato le forze per far si che i punti conquistati nelle tappe del Giro fossero sufficienti a vincere la maglia rosa della categoria WH2 pura mancando all’ultimo appuntamento a Firenze. Il Giro d’Italia di handbike è una grande vetrina e di conseguenza un importante mezzo per promuovere la nostra disciplina. So quanto Maura Macchi, il suo Staff e il presidente del Velo Club Sommese Silvio Pezzotta hanno lavorato per far nascere e crescere questa manifestazione unica nel suo genere, non solo in Italia. Nel mio piccolo sono felice di aver dato il mio contributo e orgogliosa di aver indossato la maglia di leader”.
A Berlino ha gareggiato con 15 avversarie di altissimo livello.
“Mostruose! Ho dato il massimo e questo mi basta. La bike messami a disposizione a tempo di record dalla Caporali 2000 e arrangiata da Nicola Busata e Roberto Pavarin ha risposto al meglio. Per acquisire una maggior padronanza del mezzo avrei dovuto utilizzarla prima di partire per Berlino più di quanto ho potuto ma per i nomi e la qualità che ho visto in gara non ho nulla da rimproverarmi. In fondo, solo quattro anni fa nemmeno sapevo cosa fosse un handbike”.
La stagione si è ormai conlcusa.
“Più o meno. E’ stato un anno positivo quanto impegnativo sotto diversi punti di vista. Ora devo essere più presente al lavoro e recuperare energie, fisiche e mentali. Tra qualche settimana inizierò a pensare come e dove disegnare la prossima stagione. Obiettivo primario sarà quello di sempre: spingere più forte che posso la mia handbike in cerca di emozioni”.

RB