Nessun giro di parole, nessuna scusa, né frasi a metà.
Termini forti, pesanti come macigni, che sanno di verità. Una verità di quelle che fa male e che rimbomba assordante fra le mura del Coni della Procura Antidoping di Roma.
Devis Licciardi si è lasciato andare ed ha confessato tutto su una vicenda tanto folle quanto delicata.
Lo scorso sabato l’atleta è stato colto in flagrante, dopo la gara del campionato italiano di dieci km su strada, quando ha tentato di eludere i controlli antidoping con un pene finto contenente urina pulita.
E proprio per questo la procura antidoping ha aperto nell’immediato un’inchiesta su di lui convocandolo d’urgenza presso gli uffici della capitale.
Accompagnato dalla fidanzata, l’arcisatese è stato interrogato per due ore dal vice procuratore Mario Vigna proponendo in versione integrale la sua versione dei fatti. Ha ribadito d’aver acquistato l’attrezzatura su internet ai primi di settembre e che è sempre risultato pulito in tutti i precedenti test antidoping. Non solo: Licciardi ha intrapreso anche il discorso di cosa vuol dire essere atleti, paragonando se stesso e i suoi colleghi a “robot che camminano da soli, che devono correre forte a cui non è concesso sbagliare se si vuole arrivare in alto”.,
Sempre ieri ha firmato il congedo con l’Aeronautica Militare per non ledere ulteriormente l’immagine di chi lo ha accolto nel proprio gruppo e sostenuto fino ad ora.
Una figuraccia colossale, una macchia indelebile che rimarrà impressa sul 27enne ed una pena più o meno “enorme” da scontare. Il Tribunale Nazionale Antidoping potrebbe agire in due direzioni: o riconoscendo il goffo tentativo di evasione nonché l’assenza di altri “reati” simili nella carriera del mezzofondista, oppure proseguire su quella linea dura tanto decantata per dare un segnale forte a chi sbaglia e a chi ricorre al doping, ribadendo ancora una volta quanto la lealtà debba essere alla base di ogni prestazione sportiva.
Ad ogni modo lo sconsolato varesotto non ha professato nessuna volontà di tornare in pista, ma ha sottolineato come questo “tornado” ha spazzato via tutti i suoi sogni, anche quello di correre al Golden Gala di Roma.

Mariella Lamonica