Matteo Rivolta non si dà ancora completamente pace per non essere riuscito a raggiungere la medaglia nei 100 delfino ai Mondiali di Nuoto di Barcellona.
Il 21enne varesino si è pero messo in luce grazie a prestazioni importanti e convincenti e si candida vivamente ad un futuro da protagonista.
Nell’intervista di seguito confessa le sue sensazioni e i suoi obiettivi.
Sei soddisfatto del tuo Mondiale o hai qualche rimpianto?
“Tutto sommato sono soddisfatto, anche se speravo di fare qualcosa meglio perché la medaglia era alla mia portata visti i tempi. Ma alla fine il mio obiettivo principale era centrare la finalissima e ci sono riuscito”.
Questo era il tuo primo Mondiale, quali emozioni hai provato?
“Mi sono ritrovato in un contesto particolare ad affrontare gare che non si disputano tutti i giorni. Poter nuotare con grandi campioni è stato molto motivante, diciamo che ho provato un mix di tensione e felicità”.
Qual è la giornata tipo di un giovane nuotatore? E quando hai capito che questo potesse davvero essere il tuo futuro?
“Io nuoto due volte al giorno per circa quattro ore in totale poi un paio di volte a settimana faccio anche palestra e quando vado in nazionale i miei ritmi e le mie abitudini non cambiano molto.
In generale ho anche altre passioni come il Milan, il Tennis. Mi piace anche il Basket e tifo Cimberio, ma se devo dire la verità seguo molto di più l’Nba, la trovo spettacolare.
Sono andato in piscina per la prima volta molto piccolo, avevo solo tre anni, e da lì è stato tutto un crescendo, fino ad due anni fa, quando sono maturato, quando sono giunti i primi risultati e quando mi sono reso conto di poter davvero dire la mia in questo sport”.
Come ti sei trovato in Nazionale? E com’è il tuo rapporto con i tuoi compagni di squadra?
“A dir il vero non li vedo molto, perché io mi alleno sempre per conto mio, ci si ritrova solo in queste occasioni, però deve dire che mi trovo bene con tutti anche se non un profondo legame con nessuno”.
Quali sono i tuoi prossimi obiettivi?
“La stagione ormai è praticamente finita e guardo speranzoso al futuro. Nel 2014 ci saranno gli Europei a Berlino mentre nel 2015 nuovamente i Mondiali, stavolta in terra russa. Lavorerò per essere protagonista”.
Ultima domanda: chi è il tuo idolo? E qual è il tuo sogno più grande?
“Sarò scontato ma dico Michael Phelps. Ciò che ha fatto rimarrà per sempre da esempio, sia a me che ai miei colleghi. Forse fra qualche ci potrà essere un nuovo Phelps ma lui e rimarrà sempre una leggenda.
I sogni sono tanti ma credo che vincere una medaglia alle Olimpiadi non sia un sogno qualunque, ma sia il sogno per eccellenza. Prima di Rio però ci sono ancora tre anni, niente è scontato o prevedibile. Voglio concentrarmi obiettivo per obiettivo”.
La determinazione non fa certo difetto a quest’atleta. La nazionale azzurra sembra davvero aver trovato un campione non solo di belle speranze.

Mariella Lamonica