Sabato pomeriggio al PalaWhirlpool di Varese, in occasione della semifinale di Coppa Italia tra Unendo Yamamay Busto Arsizio e Mc Carnaghi Villa Cortese, si è assistito al pubblico delle grandi occasioni. Più di 4600 tifosi, appassionati ma corretti, hanno surriscaldato l’atmosfera di un derby molto sentito dalle due tifoserie.
Già all’entrata del palazzetto si possono vedere gruppi di sostenitori di entrambe le parti arrivare carichi di entusiasmo e speranze, indossando sciarpe e felpe biancorosse o biancoblu e intonando cori. All’interno, il colpo d’occhio è magnifico ed è innegabile che a dominare sia il colore rosso, quello dei tifosi dell’Unendo Yamamay giunti in massa da Busto, da tutta la nostra provincia e dall’intero Nord Italia. La partita inizia ed è assordante il tifo ad ogni punto che le ragazze schiacciano a terra; per due volte si alza il coro “Yama, let’s go!”, ma ad esultare per 3 volte alla fine dei set sono i supporters di Villa Cortese. Molta è la delusione tra i tifosi dell’Unendo Yamamay che si auguravano e credevano possibile una vittoria finale così da bissare il successo dell’anno scorso; facce cupe, poca voglia di parlare, alcune ragazze piangono così come in campo scendono lacrime sui visi di giocatrici come Pisani e Carli Lloyd. “Oggi è andata male, è un peccato – dice Marco, un ragazzo degli AdF -. Però voglio ringraziare lo stesso le ragazze perchè, come sempre, hanno dato tutto sul campo. La stagione è ancora lunga e ci rifaremo sicuramente, magari già giovedì quando a Castellanza ci sarà la partita contro Villa Cortese”. “Sono andato ad Istanbul settimana scorsa – interviene un altro ragazzo – ed è stata un’esperienza unica. Penso che purtroppo le Farfalle abbiano pagato lo sforzo fisico e mentale delle Final Four di Champions League, altrimenti oggi sarebbe andata diversamente, ne sono sicuro”.
Il pubblico civile della pallavolo accetta le sconfitte, ringrazia la propria squadra e guarda al futuro. Il tutto senza estremismi ed isterismi. Avanti così.

Laura Paganini