“Vent’anni fa mi diedero l’appellativo di ‘Imperatore’. Ora il mio Impero è caduto”.
A parlare, con voce scossa e dispiaciuta, è il presidente del Verbano Pietro Barbarito; domenica la sua squadra ha salutato il campionato Nazionale Dilettanti ai playout per mano della Novese. Un dispiacere immenso per colui che in vent’anni di carriera non ha mai sbagliato un colpo portando i suoi dalla Promozione alla tanto sognata serie D.
“Ancora faccio fatica a dormirci la notte. Non meritavamo di perdere contro una squadra senza dubbio inferiore a noi ma che ha fatto valere la propria esperienza e la sua storia. All’andata non avremmo meritato un passivo così determinante (3-0, ndr) mentre al ritorno abbiamo sbagliato un rigore, preso pali, traverse, tiri respinti sulla linea. Insomma, ci è girato tutto storto”.
Quale è il più grande rimpianto di questa sciagurata stagione?
“Ad inizio anno ho sbagliato qualche acquisto, consigliato anche da persone di cui mi fidavo ciecamente. Inoltre, sono convinto che se fossi andato a Novi Ligure per vedere la gara di andata dei playout, non avremmo perso, o almeno non con quel margine così netto”.
Il prossimo anno, comunque, il Verbano sarà una grande protagonista dell’Eccellenza.
“Il calcio a Besozzo c’è da tantissimi anni e non smetterà mai di esistere. Prima di parlare di Eccellenza, però, dentro di me riservo una piccola, flebile speranza di essere ripescati in Serie D. La società è a posto, con i conti giusti; moltissime squadre invece non lo sono e, di conseguenza, c’è la possibilità che la loro iscrizione non venga accettata. In quel caso, allora, potremmo essere ripescati noi. Meritiamo di essere presi in considerazione”.
Giocatori ed allenatore. Chi va e chi resta?
“Tutti i giocatori vincolati al Verbano, in particolare i giovani, resteranno. Per quanto riguarda gli altri, invece, molto dipenderà dalla serie che faremo. Stesso discorso per l’allenatore; Di Marco ha fatto bene quando aveva la squadra giusta, mettendo in fila risultati importanti che sono valsi una media punti da playoff. È ancora presto però per parlare di queste cose”.
Molti tifosi dopo domenica l’hanno pregata di non lasciare la guida del Verbano.
“Non so cosa accadrà, ho sbagliato e me ne assumo la responsabilità. Una cosa è certa: se non sarò più Presidente, ricoprirò un ruolo all’interno della società. Spero di trovare un ragazzo giovane, volenteroso che abbia voglia ed entusiasmo di fare il presidente. Io sarò al suo fianco per aiutarlo e consigliarlo”.
Da vero e proprio Imperatore.
Marco Gandini