Un nuovo caso di razzismo coinvolge la Pro Patria. Questa volta però gli implicati non sono uno sparuto gruppo di tifosi, bensì i giocatorei della Berretti. Oggi pomeriggio è stata sospesa la partita tra i giovani di Casale e Pro Patria perché la squadra di casa ha abbandonato il campo dopo che, al 38′, il giocatore Fabiano Ribiero sarebbe stato insultato da un avversario per il colore della pelle. L’attaccante ha reagito all’offesa con un pugno e di conseguenza è stato espulso dall’arbitro.
L’episodio ha suscitato sgomento nei giocatori e nello staff tecnico nerostellato che, così come aveva fatto il Milan nell’amichevole con la prima squadra allo “Speroni”, ha deciso di non proseguire la partita abbandonando il campo.
La Pro Patria era in vantaggio per 2-0, per due reti segnate al 24′ (cross dall’esterno ribadito in rete dal centravanti) e al 37′ del primo tempo (tiro da fuori area).
“La società piemontese – si legge sul sito ufficiale del Casale – si riserva di appurare quanto accaduto e la veridicità degli avvenimenti al fine di adottare i provvedimenti necessari e si rimette a quanto sarà deciso dalle autorità federali competenti”.

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