Con l’innesto di Franklin Hassell, il mercato della Cimberio può dirsi definitivamente chiuso.
È giunto dunque il momento di fare una bella chiacchierata con il massimo esperto di mercato in casa biancorossa, Simone Giofré che, dopo aver portato lo scorso anno nella Città Giardino giocatori del calibro di Bryant Dunston, Mike Green ed Adrian Banks, oltre a tutta la schiera degli “Indimenticabili” moltissimi dei quali li rivedremo in biancorosso anche il prossimo anno, quest’estate non ha deluso le aspettative, regalando alla società di Piazza Montegrappa ed ai suoi tifosi giocatori di prim’ordine che, ci si augura, seguiranno le orme dei loro predecessori.
Il mercato è chiuso -‘attacca’ Giofré, disponibile come sempre- e non possiamo che essere soddisfatti perché alla fine abbiamo preso tutti i giocatori che volevamo, che ci piacevano e che seguivamo senza dover ripiegare su ‘seconde scelte’ forzate”.
Alla corte di Frates sono giunti giocatori potenzialmente straordinari. Partiamo dal primo: Aubrey Coleman.
“È un giocatore che ha fatto molto bene qualche anno fa a Biella che fa della rapidità e della grande tecnica le proprie caratteristiche. Grande attaccante che ama andare al ferro; per questo cercheremo di creare un sistema che possa mettere in evidenza le sue qualità senza però trascurare quelle dei suoi compagni”.
Keydren Clark.
“Lui lo conosciamo tutti bene. È un giocatore dotato di un tiro letale dall’arco ma pericoloso anche in penetrazione. Essendo piccolo, ha ‘ideato’ un tiro che è veramente difficile da stoppare; se facciamo un po’ di rewind tornando alle gare di playoff contro Venezia, ricorderemo benissimo come Bryant Dunston, che alla fine si è rivelato il miglior centro del campionato, ha avuto grosse difficoltà nel contenerlo”.
Marko Scekic.
“La trattativa più lunga. Lui è un professore nel ruolo di 5 in grado, però, di fare molto bene anche il 4, ruolo che ricopriva spesso prima dell’approdo a Cantù. Per cui oltre alle caratteristiche classiche da pivot, è dotato anche di un buon tiro dalla distanza che può tornarci utile nel corso della stagione”.
Infine, Franklin Hassell.
“Giovane emergente nel panorama europeo che ha fatto una stagione pazzesca nella sua prima esperienza europea. Lui lo seguivamo da anni; abbiamo visto gli enormi sviluppi fatti dopo il College e, credetemi, siamo fortunati ad avere a Varese un pivot come lui. Prima non potevamo permettercelo per via del costo troppo alto; poi, con il passare del tempo, è tornato disponibile e alla fine siamo riusciti a convincerlo a firmare per noi senza mai andare fuori da quello che era il nostro limitato budget”.
Cerella non verrà sostituito; panchina corta?
“Non siamo spaventati dalla rotazione a 9 giocatori; molte squadra in Europa la fanno con 8 elementi, quindi possiamo quasi ritenerci fortunati. Oltretutto poco cambia rispetto alla stagione scorsa quando Bruno fu disponibile solo ed esclusivamente per i playoff. È vero che quest’anno c’è l’impegno europeo ma sono sicuro che i giocatori non avranno problemi ad adattarsi ai nuovi ritmi. Anzi, faranno il massimo pur di giocare tutte le partite. Questa scelta, inoltre, indica una chiara volontà da parte nostra di permettere a giocatori come Rush, De Nicolao e Polonara di fare il definitivo salto di qualità e sono sicuro che non deluderanno le attese”.
Se questi sono i presupposti ci dobbiamo attendere un’altra stagione da urlo.
“Ovviamente lavoriamo per questo -sorride Giofré- e i presupposti ci sono. Speriamo di divertirci”.

Marco Gandini