Stefano Sottili si è presentato ufficialmente alla stampa questa mattina, seduto al fianco del d.g. Enzo Montemurro, del d.s. Mauro Milanese e del pres Nicola Laurenza. Segno particolare? Toscanaccio. L’accento è forte, le motivazioni pure. “Questa per me è una grande opportunità – esordisce -. Credo che questa scelta sia prima di tutto una chance mia personale che voglio sfruttare benissimo. Quando ho incontrato la società a Milano c’era anche l’ex presidente Rosati e tutti mi hanno trasmesso la voglia di dimostrare qualcosa alla piazza. Quell’incontro mi ha fatto capire che qui a Varese ci sono persone motivate, che non si accontentano, che cercano sempre quel qualcosa in più, sia dal punto di vista organizzativo che di risultati”.
Qual è la sua idea sul Varese? “L’ho visto a dicembre ad Ascoli, ho un’idea chiara e alla società ha chiesto di strutturarsi meglio possibile dal punto di vista organizzativo per lavorare in settimana perché i giocatori non devono avere alibi. Dobbiamo metterli in condizione di non lamentarsi. Così si accelera il momento di crescita”.
Che modo di gioco porterà al Varese? “Gli allenatori di oggi devono essere molto duttili e sapersi adattare perché durante il calciomercato estivo possono cambiare molte cose. La mia idea comunque è quella di un calcio propositivo. Se pareggeremo qualche partita sarà perché non saremo riusciti a vincerla provando di tutto”. Incalzato sul modulo aggiunge: “A Carrara ho usato principalmente il 4-4-2, a Venezia il 4-2-3-1, a Carpi è stato un misto. E’ importante che i giocatori sappiano adattarsi, cambiare modulo sia durante la stagione che durante le partite”. 
Sul mercato la bocca del nuovo mister resta cucita: “Parlerà solo la società e questo non vuol dire che io non parli con la società di giocatori. In Lega Pro ci sono tanti calciatori interessanti, ma nelle trattative subentrano tanti fattori come età, e costo contrattuale. Secondo me dobbiamo valorizzare i ragazzi del Settore Giovanile e i giovani già di proprietà del Varese che ben hanno figurato in Lega Pro”. A proposito, il tecnico Sottili conosce molto bene Bastianoni, avuto per due stagioni: “E’ praticamente cresciuto con il nostro preparatore dei portieri  che in precedenza ha allenato anche Bressan. Voglio avere un contatto continuo con l’allenatore della Primavera, gli romperò le scatole perché gli porterò via qualche giocatore”. Il preparatore dei  portieri è una figura dello staff biancorosso che deve ancora essere decisa.
In chiusura, che cosa fa Sottili nel tempo libero? “Mi piace andare a pescare e a cercar funghi”.

Elisa Cascioli