Fine settimana scorso a Gerenzano. Una manifestazione unica, almeno in provincia di Varese, alla sua prima edizione, capace di riunire numerose realtà sportive per disabili e normo nella parte organizzativa e in quella dimostrativa. Niente di fantasmagorico, nessun effetto speciale a partire dalla scelta del titolo, semplice e chiaro: “Sport Integrati”. Nel pomeriggio di sabato al Palazzetto il canottaggio paralimpico indoor, la pallavolo, il basket, il karate e il calcio balilla. Nella mattinata di domenica al Centro Sportivo il podismo, l’handbike e il calcio a 5. Breve pausa per il pranzo al Parco degli Aironi per poi ricominciare nel pomeriggio con l’equitazione, il tiro con l’arco, la subacquea, l’arrampicata sportiva, il tennis e lo shodown. Protagonisti in palestra e sul campo atleti normo e disabili coordinati da tecnici e operatori di settore assistiti dagli insostituibili e numerosi volontari. Due giorni volati via frutto di un lavoro nato e cresciuto nel settembre 2012 con una prima iniziativa servita come test della passione di poche persone che avevano come obiettivo condiviso quello di valorizzare le strutture e le realtà sportive di Gerenzano promuovendo l’attività integrata.
“Quella prima volta ci ritrovammo in un Parco degli Aironi in pieno recupero strutturale e ambientale – racconta una delle colonne del Comitato Organizzatore di “Sport Intergrati” Anna Bonzini – volontà e determinazione superarono di gran lunga l’indifferenza e la diffidenza generale. A meno di un anno da quella prima chiacchierata siamo qui a dover stilare il bilancio di un buon proposito diventato realtà”.
Oltre all’adesione delle società sportive gerenzanesi e al sostegno dell’amministrazione comunale a quel buon proposito diventato realtà ha contribuito in modo determinante l’esperienza e la pazienza di un concittadino ex atleta paralimpico ed ex presidente del Comitato Paralimpico Lombardia Francesco Mondini (nella foto a destra).
“Era da tempo che pensavo di poter promuovere e sviluppare l’attività integrata anche nel mio paese – interviene Mondini – Gerenzano ha tutto ciò che serve: palazzetto, centro sportivo e un parco naturale accessibili a chiunque. Ma le strutture da sole non bastano. Serviva anche l’indispensabile carburante che può muovere qualsiasi cosa, prima ancora dei soldi: le persone. Alcune le conoscevo già altre le ho incontrate e conosciute nei mesi a venire. Quella prima volta al Parco degli Aironi qualche dubbio l’avevo anch’io. Oggi, grazie all’impegno di tanti e alla partecipazione di altrettante associazioni sportive al quale va il nostro grazie di cuore, ho solo certezze. La prima è quella di poter migliorare ogni aspetto per vivere altre splendide giornate come quelle di questa prima edizione di “Sport Integrati.”
Quando si hanno nel proprio Comune persone determinate come quelle del Comitato Organizzatore di “Sport Integrati” un Sindaco dovrebbe mettere a bilancio anche la voce “passione”.
“Magari fosse possibile! – risponde il Sindaco di Gerenzano Ivano Campi – Saremmo un Comune con grandi ricchezze. Ovviamente la nostra amministrazione ha sostenuto da subito e come ha potuto questa iniziativa. Il merito di quanto abbiamo potuto vedere, vivere e provare in questo va diviso tra le quattro realtà organizzatrici Ardea, Atlantide, Gerenzanese e Salus, oltre naturalmente a Francesco Mondini, anima e corpo di una iniziativa lodevole quanto impegnativa che avrà senz’altro un seguito e alla quale sempre più nostri concittadini dovranno partecipare e dare sostegno”.
Evidente la soddisfazione sul viso degli organizzatori per il risultato ottenuto.
“Non eravamo in tanti a crederci, da oggi saremo senz’altro di più – attacca Fabrizio Vanzulli di Subacquea Atlantide – ‘Sport integrati’ voleva essere e deve diventare un appuntamento fisso per il nostro Comune, per l’intera provincia di Varese e anche di più. Con una locomotiva come Francesco Mondini non potevamo che far bene. Ma non per questo dobbiamo sederci. Possiamo e dobbiamo far sempre meglio. A breve ci ritroveremo per rileggere questi due giorni sviluppando le cose positive e limando quelle meno riuscite. Abbiamo una bella base dalla quale ripartire”.
“Guai a fermarsi! – irrompe Gianluigi Borghi della Salus Gerenzano, società che gestisce il palazzetto – Questa manifestazione è alla sua prima edizione e ce ne saranno molte altre. La partecipazione del pubblico e dei ragazzi disabili e normo insieme al torneo di calcio balilla è uno dei tanti momenti entusiasmanti dai quali ripartire. Le difficoltà non mancano ma significato e obiettivo sono troppo importanti per fermarsi. Noi ci crediamo e la nostra determinazione contagerà ogni anno sempre più persone”.
“E chi si ferma? – conclude il coro del Comitato Organizzatore il presidente della Gerenzanese Calcio, Flavio Leardini – che sia stata una bella manifestazione lo dicono tutti e quindi andiamo avanti. La prossima volta saremo più bravi a farla conoscere e anno dopo anno saremo sempre di più”.
Strutture, passione, entusiasmo e il sostegno delle Istituzioni possono bastare ma quando si ha tra gli sponsor un azienda locale come la TLM le fondamenta di una manifestazione disegnata su due giorni è certamente più agevole.
“Quando Francesco Mondini mi ha chiesto un aiuto ho risposto subito presente! – spiega il titolare di TLM Flavio Testi – mio padre ha fondato la nostra azienda di corsetteria ortopedica nel 1945, al suo ritorno dalla tragica campagna di Russia – per la mia famiglia l’attenzione per chi vive una difficoltà è quindi una missione. Bravi questi volontari a metterci l’anima, altrettanto questi ragazzi, normo o disabili che siano, a mettersi in gioco. insieme per la causa dell’attività sportiva integrata”.
Sempre in provincia di Varese, a Gavirate è ormai diventata una tradizione la rassegna sociale, culturale e sportiva  “Vietato Frenare”. Ora da Gerenzano si alza il grido “vietato fermarsi”!
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