Come anticipato oggi è il “Bjelanovic day”. L’attaccante croato ha infatti firmato un contratto annuale con la società biancorossa e già da domani sarà a disposizione di mister Sottili che, alla ripresa degli allenamenti dopo la bella vittoria in Tim Cup contro la Juve Stabia (guarda i gol), si troverà l’attaccante atteso. L’arrivo dell’ex Cluj non chiude però le porte a Pavoletti che resta nel mirino del sodalizio di Via Manin come ciliegina sulla torta di un mercato decisamente esaltante. 
Sasa Bjelanovic è un giocatore croato (ma con passaporto italiano) nato il 11.06.1979. Alto 188 cm per 80 kg, possiede un fisico possente e ben strutturato. Ha collezionato 445 presenze e 116 gol in campionato e 30 presenze nelle coppe (sia nazionali che internazionali) lasciando il segno per 10 volte. Inizia la sua carriera nello Zadar, dove fa tutta la trafila delle giovanili e a soli vent’anni può già vantare ben 76 presenze e 18 reti. Nell’estate del 1999 firma per il Dinamo Zagabria, ma, dopo solo una presenza, passa all’Istra Pula. Nella stagione 2000/2001, e nella stagione 2001/2002, indossa la maglia del Varteks Varazdin dimostrando di essere un bomber di razza: scende in campo per 51 volte e colleziona ben 27 reti. Le sirene italiane per lui non si fanno attendere e il Como, dopo aver puntato gli occhi sull’attaccante croato, decide di acquistarlo e farlo esordire in Serie A, regalando ai tifosi comaschi 2 gol in 15 presenze. Nel mercato di gennaio viene ceduto al Chievo Verona, nel luglio successivo invece si trasferisce in Umbria vincendo con il Perugia il trofeo Intertoto. Ad agosto abbandona nuovamente la Serie maggiore per ritornare a disputare il campionato cadetto stavolta con la casacca rossoblù del Genoa: i liguri gli danno l’opportunità di scendere in campo per 41 volte, Bjelanovic ricambia con 12 gol. Nella stagione 2004/05 è il Lecce a bussare alla sua porta e a riportarlo in Serie A. Con i pugliesi gioca 22 partite e gonfia la rete per 5volte. Ma anche qui non sosta più di un anno e riprende la sua carriera nomade approdando ad Ascoli. Con i bianconeri, in due anni, colleziona 57 presenze e 11 gol. Nel 2007 è il Torino a volerlo alla sua corte, ma dopo una stagione opaca in cui non riesce mai a metterci lo zampino, passa al Vicenza con diritto di riscatto fissato ad un milione di euro! Si fa subito notare mettendo a segno una doppietta in Coppa Italia contro il Monza, e un’altra contro il Pisa in campionato. Il riscatto nell’anno successivo si concretizza e al termine del biennio le reti totali saranno 22. 
E’ l’estate del 2010 quando, però, il tecnico Andrea Mandorlini, che occupa la panchina rumena del CFR Cluj, decide di volerlo con sé: Bjeanovic dunque lascia l’Italia, e in terra straniera conquista una Supercoppa di Romania, e l’esordio in Champions League, allo stadio Olimpico di Roma il 28 settembre 2011. La sua carriera nomade è inarrestabile e nel gennaio 2011 l’Atalanta decide di riportarlo nella Penisola Italiana. Bjelanovic a fine anno vincerà il campionato cadetto contribuendo al successo con 10 presenze ed un unico, ma pesante gol, ai danni del Modena. La sua avventura con i bergamaschi sembra proseguire senza intoppi ed invece giunge al capolinea il 31 agosto 2011 quando il suo ex tecnico Mandorlini passa al Verona e spinge per riaverlo con sé. In un anno saranno 25 le presenze e 5 le reti. Ai margini della rosa, nel settembre 2012 fa ritorno al CFR Cluj dove colleziona 20 presenze e 5 reti.
A livello Nazionale, Bjelanovic ha potuto rappresentare il suo paese durante tutto il percorso delle giovanili. Inoltre si è tolto la soddisfazione di siglare una rete nell’unica partita in cui è stato impiegato durante il Mondiale Under 20. Il debutto con la Nazionale Maggiore è giunto invece il 9 febbraio 2005 durante un match amichevole fra Crozia e Israele, non è mai sceso in campo, invece, durante le qualificazioni della Coppa del Mondo 2006, nonostante sia stata convocato sia contro Malta che contro Islanda.

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