CECCO: caro Beppe, mi pare che le cose procedano piuttosto bene…
BEPPE: mah, in attesa di sapere se dovrò pagare l’Imu o se subirò l’aumento dell’Iva direi che va tutto abbastanza bene…
CECCO: il Varese va che è una meraviglia, la Cimberio ha fatto il pieno di abbonati, mi pare che anche per i nostri “divertimenti” non siamo messi male… Poi ci sono anche quelli che godono per le disgrazie della Pro Patria…
BEPPE: se devo dirti la mia, un campionato senza retrocessioni non si può neppure definire campionato. A meno che non parliamo di Nba, ma mi pare che la dimensione sia un po’ diversa…
CECCO: la Lega di serie C ormai non ne azzecca più una che è una… Però anche la Pro Patria non deve avere messo lì una grande squadra…
BEPPE: non posso dare giudizi perchè proprio non ho idea di che cosa abbiano fatto a Busto Arsizio. E, se proprio devo dirtelo, non è che me ne importi moltissimo…
CECCO: sono d’accordo: siamo di Varese, pensiamo al Varese, mica alla Pro Patria!
BEPPE: posso dirtelo? Non ricordo due partite consecutive in cui il Varese abbia avuto la dea bendata così dalla sua parte così come è successo contro Avellino e Reggina.
CECCO: però bisogna dire che la squadra di Sottili ha anche lottato…
BEPPE: non c’è dubbio, non sono qui a disconoscere i meriti: il Varese non avrebbe pareggiato ad Avellino e non avrebbe vinto martedì contro la Reggina se non avesse dimostrato il solito carattere e la voglia di fare risultato. Però è innegabile che il concorso della fortuna sia stato… corposo. Ti ricordo il rigore sbagliato dall’Avellino e i due pali centrati dagli irpini, mentre martedì la Reggina (così come il Varese) avrebbe potuto segnare due o tre gol. Poi possiamo stare qui a disquisire sul fatto che i meriti dell’uno sono anche i demeriti dell’altro.
CECCO: c’è una bella novità rispetto all’anno scorso…
BEPPE: più d’una, direi…
CECCO: il ritorno di Bressan in grande spolvero mi pare di grande importanza…
BEPPE: sono d’accordissimo. L’anno scorso è stato tribolatissimo per il portierone. Ricordo che in una intervista Bressan aveva dichiarato di non avere giocato una sola partita in cui era fisicamente al cento per cento. Un bel guaio… Invece adesso, tolti i punti dalle mani, si è ritrovato… con altri punti nelle mani. Esattamente quelli che servono al Varese.
CECCO: sembra una banalità ma avere un portiere forte è essenziale…
BEPPE: non è una banalità, per nulla, e ti dico perchè. Avere un portiere forte credo sia molto più importante che avere un giocatore forte in qualsiasi altro ruolo, forse fatta eccezione per quello di prima punta (che però faccia i gol). Un portiere forte dà tranquillità non solo alla difesa ma anche agli altri reparti, dunque all’intera squadra.
CECCO: eppure molte squadre schierano portieri giovanissimi…
BEPPE: accade soprattutto dove è obbligatorio per regolamento schierare gli “under” ma è una mossa che non giudico molto oculata. A meno che il portiere “under” non sia davvero bravo e sia dunque in grado di dare alla squadra ciò che un portiere affidabile deve saper offrire, appunto la tranquillità.
CECCO: hai detto dell’attaccante, ecco questo Pavoletti ira di Dio…
BEPPE: quattro gol in quattro partite, mica uno scherzo… E poi il gol alla Reggina è stato bellissimo, uno stacco e un colpo di testa da manuale. Bravo Zecchin a battere la punizione, come al solito, ma se non c’è il capolavoro di Pavoletti la palla non va dentro…
CECCO: che dire dopo queste prime partite?
BEPPE: che il Varese c’è, anche se già lo sapevamo; ma era importante avere la conferma. Anche se non sempre potrà cavarsela così come ha fatto con Avellino e Reggina. Ecco, battere anche la Ternana sarebbe molto importante per dare una ulteriore accelerazione, guadagnare altri bei punticini e stare molto in alto.
CECCO: sono un po’ deluso dagli abbonamenti…
BEPPE: eh sì, anch’io mi aspettavo qualcosina in più (mica tanto però, diciamo un dieci per cento). Ma è un discorso che abbiamo appena fatto, inutile tornarci sopra.
CECCO: mi è piaciuta l’idea del presidente Laurenza a favore di disoccupati, cassintegrati e studenti con reddito minimo…
BEPPE: anche se non ha poi avuto un grande riscontro: mi pare che, a conti fatti, gli abbonamenti regalati non siano neppure una trentina, mentre disoccupati e cassintegrati in provincia di Varese dovrebbero essere un pochino di più…
CECCO: è vero, non c’è stato grande riscontro.
BEPPE: però l’idea, sono d’accordo con te, è stata molto buona. Buona sul piano pratico, perchè ha offerto a chi è in condizioni di difficoltà la possibilità di “distrarsi” gratis. E poi sul piano dell’immagine penso che l’iniziativa abbia reso non poco al Varese: ne hanno parlato anche nel resto d’Italia, sicuramente in modo positivo. Credo che il successo così blando sia stato determinato dal fatto che il tempo a disposizione sia stato molto poco e poi mi accorgo che la gente legge molto, molto poco, non sempre ama informarsi. Eppure oggi si può essere informatissimi, e non solo a livello nazionale, anche soltanto navigando un po’ nel web, senza neppure comprare il giornale…
CECCO: la Cimberio, invece, scricchiola un po’…
BEPPE: io parto da un presupposto che invece temo molti tifosi non si sognano neppure di considerare: non aspettiamoci una stagione come quella vissuta dagli “indimenticabili”. E’ impossibile che si ripeta. Se questo è il presupposto, possiamo poi fare tutti i ragionamenti che vogliamo. Altrimenti non mi ci metto neppure…
CECCO: il numero degli abbonamenti dice che i tifosi hanno enorme fiducia…
BEPPE: questo è il mio timore, che la gente si crei delle aspettative che la squadra non sarà poi in grado di soddisfare e da qui possano nascere delle negatività, spero non gravi.
CECCO: certo che tu non brilli per ottimismo…
BEPPE: io cerco sempre di essere realista. L’anno scorso, ne abbiamo parlato tante volte nei mesi passati, si sono create delle condizioni molto simili a quelle che consentirono all’Ignis del 1968 di vincere il primo scudetto del grande ciclo. Attenzione, non dico che sia stata la stessa cosa, ci mancherebbe, ma almeno per qualche aspetto possiamo trovare delle similitudini, a cominciare ad esempio dal fatto che in questa squadra tutta nuova i giocatori siano diventati subito amici anche fuori dal campo e si siano frequentati con soddisfazione, creando così il presupposto ideale anche per un accordo in campo. Io mi sacrifico più volentieri a beneficio di un compagno a cui voglio bene, del quale mi sento amico, piuttosto che per uno che mi sta sulle scatole. O no?
CECCO: non c’è dubbio. Senti, ma le sconfitte a ripetizione del precampionato?
BEPPE: non sono un bellissimo segnale, anche se la Cimberio non ha mai avuto la squadra al completo. Certo che le undici vittorie, senza alcuna sconfitta, nel precampionato dello scorso anno sono state un’altra cosa e infatti hanno rappresentato il prodromo (ti piace questa parola?) per un grande campionato. Senti, nlon ti pare che l’abbiamo fatta anche troppo lunga?
CECCO: lo sai che a me piace parlare e ancor più ascoltare…
BEPPE: anche a me piace ascoltare, oltre che parlare, ma a un certo punto anche a Mozart devo dire basta…
CECCO: alla prossima?
BEPPE: naturale, alla prossima!

Cecco&Beppe