Nessuna sorpresa nella settima giornata del girone 1 di seric C. Copione rispettato per le varesine, qualche sorriso e qualche testa bassa a fine partita, parlano di un bottino equilibrato, con due vittorie e due sconfitte.
All’Aldo Levi il Rugby Varese ospitava Parabiago. C’era da dimostrare che Milano e Rozzano non erano state due parentesi liete. Il campo ha fatto la voce grossa con il tabellone finale che scriveva Varese 66, Ospiti 0. Non è tutto oro quello che luccica, ma non avrebbe senso sottolineare qualche sbavatura di troppo, quando a Giubiano tutti vogliono fare festa. Risultato rotondo, dieci mete messe a segno, zero punti subiti, e punto bonus conquistato. Se con qualche assenza e qualche calo di concentrazione di troppo questi sono i risultati, allora Pella e Galante possono dormire sogni tranquilli. Il quindici titolare riabbracciava in mediana il ritorno dal primo minuto di Stefano Piazza, fuori De Martino per un turno di riposo. Assente anche Davincini, determinante nelle ultime uscite, spazio a Lorenzo De Cecilia. Ritorna Gramaglia sulla trequarti, Cardozo sostituisce Contardi in terza linea. Out Pellumbi per un colpo a naso.
Pronti via e il Levi può esplodere per la prima volta quando Gramaglia buca dopo appena 3’ la scialba linea difensiva del Parabiago e deposita oltre la linea di meta. Non c’è De Martino, allora va lo specialista Piazza a trasformare. Il piede non è cambiato affatto, Varese avanti 7-0. I padroni di casa provano a chiuderla già nel primo tempo perché nessuno ha voglia di complicarsi la vita contro un avversario onesto e poso altro. Dieci minuti dopo classica giocata dirompente di Matteo Maccarelli che riparte da un calcio di punizione giocato velocemente alla mano, e va a impattare con il terreno amico che vale altri cinque punti per Varese. Da fermo va ancora Piazza, nessuno si scompone, lui trasforma e va. Tutto facile, pomeriggio che inizia a piacere un po’ a tutti. Al 19’ lo strapotere varesino è premiato da una meta tecnica per in avanti volontario su intercetto che Piazza converte nel 21-0. Neanche il tempo di rimettere l’ovale al centro che la squadra di Pella e Galante riparte alla mano con intensità, pressione e visione di gioco, questa volta approfitta dell’azione insistita Zibordi che va a marcare la sua prima meta stagionale quella che vale il bonus dopo neanche 22 minuti di gioco. La notizia è che da posizione defilata la trasformazione di Piazza è out. Cadenzata la verve offensiva di Varese che nel primo tempo non vuole sentire ragioni di fermare lo score. Altri tre minuti bastano a Taverna per sfruttare un buon varco e realizzare una meta che mancava alla “tigre” di Varese dalla vittoria con Valcuvia. Piazza torna in campo in grande stile, sbagliando poco al piede, convertendo oltre alla meta di Taverna, anche quella di Sessarego, e trovando personalmente il jolly a pochi minuti dal fischio finale del primo tempo. 17 punti per lui al termine della prima frazione e Varese avanti 47-0 con Parabiago semplicemente mai sceso in campo.
Nella ripresa la tensione cala vertiginosamente, Varese realizza altre due mete nei primi 8’ con Lacchè e ancora con Maccarelli, quinta in stagione per lui, con Piazza che fa 1 su 2 da fermo, 59-0. La partita ha già detto tutto quello che si poteva , i ritmi e gli errori individuali prendono il sopravvento, Parabiago non ha la forza tecnica ne mentale di provare a creare qualcosa in attacco. Varese ha il merito di non scomporsi gestendo quanto prodotto in avvio. Nel finale arriva l’esordio di Gallo (in foto a destra) che mette la personalissima firma sul match realizzando con una bella sgroppata la decima meta di Varese, che Piazza trasforma e che serve a mettere il punto esclamativo sul pomeriggio del Levi. 66-0 il finale, con qualcosa in più si sarebbe potuti arrivare a quota 100. La sostanza però non cambia, cinque punti ottimi per la classifica e terzo successo di fila per capitan De Cecilia e compagni. A fine partita Galante è soddisfatto solo del punteggio:” E’ stata una partita poco piacevole, povera di contenuti tecnici. Nel primo tempo siamo stati concreti e abbiamo sbagliato davvero poco. Nella ripresa è calata la tensione, le mete realizzate sono state di meno per ovvie ragioni, siamo soddisfatti solo per il punteggio, anche se lo scarto poteva essere maggiore”.

Trasferta da incubo per Tradate che sul campo della Union capolista perde 47-3. La partita aveva ben poco da dire, troppo superiore la corazzata milanese, qualche defezione di troppo e giocatori non in perfette condizioni da dovere gestire per Bianchi e Candilora. I muccaleoni reggono un quarto d’ora trovando anche il vantaggio con il piazzato di Clerici. Quindici minuti intensi e giocati al massimo poi il tracollo. La Union chiude il primo tempo avanti 27-3. Nella ripresa arrivano altre quattro mete, saranno sette al termine. La sconfitta era preventivabile, non sono queste le sfide da dover portare a casa a tutti i costi. Buona comunque la reazione rispetto alla prestazione sottotono con Cernusco, la testa e le gambe hanno retto il più possibile, merito ai ragazzi che hanno provato in ogni modo ad arginare lo strapotere della Union. Adesso è tempo di recupero qualche infortunato e prepararsi al massimo per un’altra sfida proibitiva all’Uslenghi con i Chicken Rozzano.

Al Comunale va in scena il derby tra Valcuvia e Malpensa. A sorridere sono gli Unni che firmano il quarto successo consecutivo vincendo 15-5 una partita ad alta intensità, ma povera di spettacolarità. L’inizio non è dei più incoraggianti per entrambe, tanti errori in fase di costruzione e occasioni sciupate da una parte e dall’altra. Malpensa sempre in forte emergenza in mediana e non solo, con i forfait dell’ultimo secondo di Soardi e Giarola. In campo ci va dunque Gagliostro all’esordio assoluto, con Pennestrì a colmare il vuoto lasciato in prima linea da Giarola. Rientra Mandelli. Gli Unni spingono sull’acceleratore perché l’occasione di far punti è troppo ghiotta. Eppure la pressione dei padroni di casa non riesce a materializzare punti utili, merito o demerito e tanta sfortuna per Alberto Rossi che fallisce nei primi 10’ ben due piazzati. Per fortuna che dall’altra parte la squadra di Moro non riesca a cambiare passo, colpa forse di una condizione atletica non ottimale, e di sinergie in campo ancora da trovare per molti elementi. In corso d’opera arrivano anche gli infortuni a Pennestrì e Brusini, in campo Pinton e Gavazza, anch’egli all’esordio. Al 17’ Valcuvia giustifica la superiorità trovando la via della meta. Da una touche laterale la squadra di Beppe Cattaneo, prima guadagna metri utili con la spinta della rolling maul, poi è brava a sviluppare il gioco con insistenza prima da un lato e poi dall’altro. Quando l’ovale torna a sinistra Haida è libero di ricevere, evitare i rientri di due avversari e appoggiare a terra l’ovale. Rossi non fallisce questa volta e Valcuvia si porta sul 7-0. Malpensa prova a reagire ma Cattaneo fallisce un calcio piazzato e un paio di azioni ben gestite si concludono in un nulla di fatto. Al termine del primo tempo Valcuvia, che può recriminare per un punteggio troppo basso per quanto visto in campo, chiude avanti 7-0.
Nel secondo tempo Malpensa cerca di trovare qualche equilibrio in touche con il binomio Vitale-Cartabia, meglio la mediana dove la coppia Mandelli-Cattaneo prova ad inventare per sbloccare la fase offensiva. Valcuvia però non ha intenzione di concedere nulla. Al 13’ da una punizione giocata veloce, gli Unni sono devastanti a rompere almeno tre placcaggi prima di arrivare a pochi centimetri dalla meta con Di Muro. L’ovale è ancora ampiamente giocabile, Valcuvia gioca preciso alla mano ed è ancora a sinistra che c’è tempo e spazio per Biondolillo che riceve e deposita oltra la linea il 12-0. Rossi non trasforma, ennesimo errore di una partita non perfetta del numero 12. Malpensa paradossalmente non sente il colpo del ko, buttandosi in attacco alla ricerca di un’invenzione. Altomare arriva ad un passo dalla meta, ma al 20’ è buona l’azione al largo che trova la corsa di Bianco bravo a farsi trovar pronto per ricevere e schiacciare oltre la linea. Cattaneo spedisce sul palo la trasformazione, ma Malpensa spera almeno di strappare un punto. Alberto Rossi non è di questo avviso e al 28’ centra i pali per i tre punti del definitivo 15-5. In classifica gli Unni scavalcano proprio le fenici portandosi a 13 punti, -1 anche da Tradate.
Sullo stesso campo di via Noga è andata in scena anche la partita del campionato UISP con i Rosafanti che hanno perso 24 a 7 con i Vanzago Lions, nonostante una prova di carattere e buon rugby. A fine gara chiara soddisfazione per Di Muro, oggi ad un passo dalla meta:” E’ stata una bella partita, quarta vittoria consecutiva. Siamo stati bravi a mettere sotto pressione la loro trequarti e arrivare in zona di meta in diverse occasioni. A Pavia punteremo a vincere ancora per chiudere l’anno in bellezza, non abbiamo nulla da perdere , ce la giocheremo”. Altra sconfitta per i ragazzi di Moro che tra due settimane all’Atleti Azzurri di Gallarate ospiteranno la Union… che non fosse un periodo fortunato lo si era già capito.

I TABELLINI DELLE GARE

Giuseppe Lippiello
(foto in evidenza di Marta Abbiati)