Dov’è Varese? Se lo staranno chiedendo in molti dalle parti di Via Rossaghe dopo la sconfitta di Lumezzane. Dov’è la squadra che sapeva mettere in campo quel qualcosa in più, quando gli avversari avevano dallo loro tecnica, motivazioni e fattore campo? Dove sono quei ragazziterribili” che scendono in campo con la follia, qualcuno della loro età, e giocano con la testa sgombra, offrendo speranza e una luce in fondo ad un tunnel che sembra non avere via d’uscita?
Il tabellone ieri ha saputo solo scrivere 50 a 0 e nessuna risposta a domande che sembrano enigmi nell’oscurità. Sconfitta che sulla carta poteva anche starci, oppure no, se si pensa alla bella e convincente prestazione dell’andata. Sconfitta che non fa tanto male alla classifica perché dietro perdono tutte, ma che sembra poter avere effetti pesanti su un ambiente incredulo da ormai tante troppe partite. Il quindici titolare ha visto il rientro di Bosoni in prima linea con Gian Polo Sessarego e Gulisano. Torna Montalbetti in seconda che fa coppia con Lacchè. Roberto De Cecilia gioca estremo, il sempre presente Contardi con Maccarelli e Stefano Sessarego formano la linea delle terze. Titolare anche l’uomo delle tre mete dell’andata, Taverna. Il resto è un lento ed incalzante monologo dei padroni di casa che vogliono a tutti i costi una vittoria che alimenti i sogni di primato, scivolato via sotto i colpi di un Marco Polo Cus Brescia imbattibile e troppa cosa per chiunque. Lumezzane non aveva bisogno di regali. Varese fa di tutto per lasciare sul campo gentili concessioni, che si chiamano scarsa intensità e praterie verdi sulle quali il quindici di casa passeggia senza trovare resistenza. L’effetto è devastante perché la partita è bella che andata già dopo i primi quaranta minuti. 36 a 0 e appuntamento al secondo tempo sembrano dire gli avversari.
Lumezzane ha il merito di tirare i remi in barca, Varese a questo punto ha la possibilità di provare con l’orgoglio a creare qualche imbarazzo alla linea difensiva avversaria. Nulla di tutto ciò accade e le altre due mete concesse segnano di fatto una delle più pesanti sconfitte degli ultimi tempi. Otto mete subite, ma ciò che fa più rumore è la voce zero ai punti messi a segno. Settimana prossima il calendario rispetterà un turno di riposo. Pella e Croci avranno il compito in questi quindici giorni di ricaricare tutti e preparare al meglio la partita con l’Iride Cologno, importante per il futuro e fondamentale per risollevare il morale di un gruppo ai minimi storici.
Si chiude il campionato del Busto Rugby che ospita Borgomanero al campo Giubiano di Varese. Vittoria per i ragazzi di Moro che dopo l’inizio sprint dei piemontesi, riprendono in mano il pallino del gioco . Le mete di Casnaghi e Pietro Contarato chiudono il primo tempo con il vantaggio bustocco 14 a 7. Borgomanero non molla un centimetro e trova ancora la via di andare in meta, centrando anche i pali con un piazzato. Soardi però chiude il match e consegna ai suoi la vittoria che vale il sesto posto in classifica. Altro esordio per Busto che offre minuti in campo al giovane Fiaccabrino entrato al posto di Altomare.
Altra settimana di passione per il Rugby Valcuvia che aspettava l’esito del match tra Valtellina e Asr Milano per avere le prime risposte sulla lotta salvezza. La partita è stata però rinviata e l’attenzione della squadra del presidente Di Muro si sposta alla sfida tra Dalmine e proprio Valtellina. Una vittoria con bonus dei padroni di casa significherebbe salvezza per Dalmine e attesa prolungata per la Ilop.

Giuseppe Lippiello