Manca pochissimo, poco più di 24 ore, alla prima partita di semifinale tra Varese e Siena.
L’atmosfera è alta, e al PalaWhirlpool, come sempre, ci sarà il pubblico delle grandi occasioni per poter sostenere i biancorossi in quella che sarà la partita più difficile dell’anno contro un team che nel corso della stagione regolare e in Coppa Italia ha castigato due volte su tre senza mezze misure la Cimberio.
Soprattutto brucia particolarmente il famoso 18 a 0 del primo quarto in finale di Coppa Italia, parziale che i biancorossi vogliono dimenticare al più presto ottimizzando al massimo le prime due gare tra le mura amiche. In favore di Polonara e compagni ci sarà la maggior freschezza, fisica e mentale, mentre dalla parte dei campioni d’Italia in carica, oltre che la fisicità che tipica dei biancoverdi, il ritmo gara non perso contro Milano, serie durata fino alla settima partita.
“Cominciamo questa seconda serie -il pensiero di Vitucci– contro una squadra che è stata la migliore in questi anni e che anche questa stagione ha dimostrato tante cose. Che dire, se si vuole essere i migliori, bisogna battere i migliori. La squadra è pronta per questa serie; è conscia sia dell’importanza che della possibilità che ha davanti. Chiedo ai ragazzi di giocare con grande energia e grande forza, godendosi questo momento come una semifinale di un campionato che fino ad ora ha regalato tantissime emozioni e che per ognuno di noi rappresenta veramente tanto. Sono convinto che i ragazzi metteranno sul parquet tutto ciò. Con ovvio rispetto per l’avversario”.
Varese è molto più riposata, “ma loro magari sono più abituati, anche grazie all’Eurolega, a giocare partite ravvicinate. Non credo molto al fattore stanchezza. O c’è un problema fisico grave, oppure i valori sul campo saranno quelli mostrati fino ad ora”.
Cosa può aver insegnato la sfida di Coppa Italia? “In quattro mesi, noi siamo cresciuti molto. Non si può ridurre tutto il pensiero all’ultima gara tra di noi. Partiamo dal presupposto che campionato e playoff non è vero che sono due cose diverse, poiché la postseason è espressione di ciò che è successo nel corso della regular season; ma poi bisogna valutare tutto il percorso che le due squadre hanno fatto per arrivare alla finale di coppa. Ovviamente si deve prendere spunto da alcuni elementi, ma solo questo”.
In occasione di questa seconda serie, la Cimberio giocherà con un’inedita divisa nera e bianca per rendere omaggio alla Mobilgirgi, squadra leggendaria che negli anni 70 vinse tutto quello che c’era da vincere in Italia e in Europa raccogliendo nel miglior modo possibile il testimone dalla precedente e altrettanto vittoriosa Ignis, la formazione che aprì un ciclo capace di caratterizzare un’epoca della pallacanestro italiana.
Questa sera, in conclusione, ci sarà il primo turno di semifinali: Roma e Cantù si contenderanno il primo match della serie con i giallorossi favoriti grazie al campo amico nelle prime due gare. Occhio però all’orgoglio e alla forza dei canturini, caratteristiche che hanno avuto la meglio su Sassari.
Marco Gandini