Giampietro Zecchin è pronto ad affrontare il suo quinto anno indossando la maglia biancorossa. Per qualcuno potrebbe essere poco stimolante, invece al centrocampista del Varese le motivazioni non mancano. Dalla sua Padova pensa già al lavoro estivo con la squadra.
Cosa ti aspetti?
“È difficile dirlo. Spero sia un altro anno positivo per me e per la squadra, ma tutto deve ancora essere costruito. È ancora presto per pensare al campionato, il gruppo deve ancora essere fatto e in base a questo si deciderà l’obbiettivo. Chiaro che per Varese è sempre stato importante mantenere la categoria, tutto ciò che è arrivato in più non è stato mai pianificato a inizio stagione”.
Parliamo delle novità societarie, come le hai vissute da lontano?
“Sinceramente sono state inaspettate. L’approdo di Rosati al Genoa ha un po’ spiazzato tutti. Ma ogni anno il Varese ha voltato pagina senza ripercussioni negative, trovando sempre la soluzione giusta”.
Che impressione ti ha fatto il nuovo presidente Laurenza?
“Lo conosco solo di vista ed è una persona perbene. Una volta che tornerò a Varese avrò modo di conoscerlo più a fondo. Ho letto sui giornali le sue parole e i suoi buoni propositi. Ha tante idee e progetti in testa e ha una marcia in più: conosce molto bene il territorio e le sue potenzialità”.
Cambio non solo al vertice, ma anche in panchina. Cosa te ne pare di mister Sottili?
“Non lo conosco e non posso dare giudizi affrettati. I risultati sul campo sono dalla sua parte. È giovane e con tanta voglia di fare e deve essere bravo a trasmettercela”.
Capitolo calciomercato, nonostante il contratto che ti lega al Varese, hai ricevuto qualche offerta?
“Al momento no, è tutto fermo. Non mi muovo”.
E nel caso ne ricevessi?
“A Varese sto bene, ho vissuto quattro anni stupendi per me e per la mia carriera. Nella vita mai dire mai, se dovesse piovere dal cielo un’offerta impossibile da rifiutare sarei tentano. A 30 anni le valutazioni da fare sono tante…”.
Elisa Cascioli