Come di consueto, terminato il girone di andata proviamo a tracciare un bilancio della prima parte di stagione della Unendo Yamamay Busto Arsizio, fatta di acuti ma anche di difficoltà. Tra le più positive, se non la migliore, è stata Lyubushkina che ha avuto un impatto notevole sulla realtà biancorossa e sul campionato italiano. Impossibile non citare Diouf, i cui punti sono risultati fondamentali in più circostanze, mentre tra le note meno positive c’è Havelkova, che deve ancora ritrovare il top della forma.

 

Lyubushkina by MedauLYUBUSHKINA 7,5: arrivata in corsa per tappare il buco lasciato dall’infortunata Aelbrecht, la russa è forse la rivelazione della UYBA e non solo. Da perfetta sconosciuta ai più, ha dissipato ogni possibile titubanza sul suo conto a suon di più che buone prestazioni. All’inizio poco servita da Wolosz, ha guadagnato la sua fiducia e quella delle compagne di gara in gara facendosi trovare pronta quando serviva. Grintosa sotto rete e mai timorosa di prendersi delle responsabilità nei momenti più delicati, il suo rendimento è stato alto pressoché costante per tutto l’arco dell’andata e al giro di boa risulta la seconda migliore centrale del campionato alle spalle di Stevanovic; sono 130 i punti messi a terra da lei, di cui 32 muri (occhio, però, alle tantissime invasioni: 34) e ben 14 ace che ne fanno la centrale più pericolosa nel fondamentale. La lingua per lei non è un ostacolo e, con l’aiuto di un’interprete, si fa intendere bene e comincia a masticare anche qualche parola di italiano.

 

Diouf by MedauDIOUF 7,5: colpo dell’estate e reduce da un mondiale esaltante, Valentina non ha deluso le aspettative. Nonostante la stanchezza mentale e fisica di lunghi mesi in azzurro e le numerose apparizioni in tv e non solo, la numero 13 è stata il braccio armato biancorosso su cui si è retto praticamente l’intero attacco. Moltissimi gli alti, molti meno i bassi (su tutti a Modena e nel primo set contro Il Bisonte Firenze a Santo Stefano) per un’opposto come lei che mancava a Busto ormai da qualche stagione e che i tifosi tanto attendevano. I suoi numeri non mentono: è la terza miglior schiacciatrice del campionato dietro a Fabris e Ozsoy (una partita in meno per lei, quella saltata per infortunio contro Novara) con 200 punti tondi tondi e una media quindi di 20 punti messi a terra a match (37,9%). Potrebbe essere più leader di un gruppo al quale manca un vero punto di riferimento; forse per la giovane età o forse per carattere, al momento non lo è. In ogni caso, decisiva in questo primo scorcio di stagione.

 

Giulia Leonardi accovacciata by Salvatore MedauLEONARDI 7: tra i liberi della A1 che hanno giocato con costanza, è la più bersagliata con 325 ricezioni effettuate e di queste sono state positive ben il 51,4%. Solo De Gennaro (54,4%) e Arcangeli (54,9%) hanno fatto meglio di lei ma con molte meno ricezioni all’attivo, rispettivamente 147 e 133. La sua prima parte di stagione ha avuto un andamento regolare ed efficace e Leonardi rimane un punto fermo della compagine biancorossa.

 

Marcon allenamento MedauMARCON 6,5: la capitana ha dato un solido contributo alla causa biancorossa in seconda linea; il suo 58% di ricezione positiva dopo 11 gare è la miglior percentuale tra le pari ruolo e dimostra quanto la sua propensione alla difesa sia importante per l’equilibrio della squadra. Meno bene in attacco, invece, dove non sempre ha brillato, soprattutto nei momenti decisivi. Certo, è suo compito anche mettere giù palloni in attacco e prendersi delle responsabilità in quel senso, ma il ruolo trovatole da Parisi è prevalentemente di sacrificio. In qualità di capitana, non di frequente è riuscita a trasmettere alle compagne sicurezza, tranquillità e quella consapevolezza di poter recuperare un parziale, ma è stata più incline a lasciarsi trascinare anche lei dagli eventi.

 

Michel battutaMICHEL 6,5: in ballottaggio con Pisani per buona parte dell’andata, ha preso il suo posto al centro in pianta stabile a partire dalla sfida casalinga della 7a giornata contro la Volley 2002 Forlì. Da quella sera convince Parisi, gioca sempre lei e lo fa anche discretamente, alternando picchi ad amnesie che la fanno perdere talvolta, come si suol dire, in un bicchiere d’acqua. Da ricordare in particolare tre sue super prestazioni, arrivate una dopo l’altra: i 7 muri sui 18 totali contro Forlì, i 14 punti (2 muri) con l’86% in attacco a Bergamo, taraflex sul quale si esalta come in occasione di gara-1 dei quarti di finale dei playoff scudetto dell’anno scorso, e i 7 muri sui 18 complessivi della UYBA nella vittoria casalinga contro Piacenza.

 

Degradi by MedauDEGRADI 6,5: è partita molto bene guadagnandosi qualche scambio già fin dalla Finale di Supercoppa Italiana. Fondamentale nel 3-2 strappato al PalaVerde di Treviso contro Conegliano, è stata gettata nella mischia come opposto nella difficile gara interna contro Novara per sostituire l’infortunata Diouf; pur non essendo il suo ruolo, è stata la miglior farfalla di serata mettendo a tabellino 16 punti con il 40% in attacco e mostrando una grinta e una voglia da imitare. Dopo un inizio da protagonista o quasi, la classe ’96 prodotto del settore giovanile biancorosso è caduta poi nel dimenticatoio e ha trovato pochissimo spazio come sostituta di Marcon o Havelkova.

 

Wolosz by MedauWOLOSZ 6,5: alti e bassi per lei come se fosse sulle montagne russe. In alcune partite la difesa non l’ha aiutata e ha dovuto correre moltissimo; in altre situazioni non sempre è stata lucida a leggere il gioco e i momenti delle sue compagne. Nel corso dei mesi è migliorata nell’intesa con le centrali, di cui ora si fida di più (in particolare Lyubushkina), ma il suo punto di riferimento privilegiato in attacco è rimasta Diouf, non certamente a torto, anche se spesso la cosa è risultata troppo prevedibile per il muro avversario. E’ andata in crescendo ma deve acquisire maggior sicurezza nelle proprie capacità; a volte è troppo timida e qualche giorno di riposo non può che farle bene per ripartire nel 2015 con ritrovata energia.

 

Perry by MedauPERRY 6: il pubblico del Palayamamay non vede l’ora di vederla giocare e a Santo Stefano ha fischiato sonoramente la scelta di Parisi di ricomporre la diagonale titolare formata da Wolosz e Diouf  soltanto dopo pochi scambi. Perry, così, dopo un errore e un punto, si è accomodata di nuovo tra le riserve. In questa prima parte di campionato, l’americana è entrata in campo in 6 match disputando 7 set; su 16 palloni ricevuti, ne ha messi a terra 7, sbagliandone 3 ed essendo murata 2 volte. La miglior giocatrice della passata Bundesliga, nonché vincitrice del campionato tedesco con il Dresda, per ora ha avuto poco spazio. Ha davanti Diouf che raramente stecca, ma forse meriterebbe più fiducia e qualche occasione in più per mettersi in mostra.

 

Camera by MedauCAMERA 6: stessa sorte di Perry. Legata al doppio cambio con l’americana per questioni riguardanti il numero di italiane e straniere da schierare sempre in campo, Letizia si è ritagliata poco spazio. In circostanze nelle quali Wolosz sembrava in difficoltà nel gestire la squadra, i tifosi del palazzetto bustocco hanno invocato al suo nome e hanno particolarmente apprezzato il suo ingresso durante la gara contro Forlì. Difficile per lei entrare a freddo solo per pochi scambi e nemmeno in tutti i match, ma l’azzurra se l’è cavata bene.

 

Rania by MedauRANIA 6: alla sua prima esperienza in A1 e in una grande squadra, è entrata prevalentemente in battuta su Michel e ha trovato un ace. Nelle poche altre occasioni in cui ha contribuito a rinforzare la seconda linea prendendo il posto di Marcon non si è comportata male.

 

HAVELKOVA 5,5: torna a Busto dopo due stagioni di assenza passate tra Russia e Turchia ed è accolta trionfalmente. Negli occhi dei tifosi ci sono ancora i trofei che lei, “capitan triplete”, ha alzato nella Havelkova by Medaustagione 2011/12; in questi due anni, tuttavia, Helena ha avuto alcuni infortuni che l’hanno limitata fortemente e i cui strascichi sono ancora visibili nel presente. La numero 16, infatti, ha dato un contributo diverso e minore rispetto al passato in termini di punti e anche di leadership. Ha buoni spunti, qualche lampo dei suoi si intravede, ma va a corrente alternata e spesso naufraga con il resto della squadra nei momenti difficili, non riuscendo a dare la scossa alle compagne come un tempo. La speranza è che con la fine del 2014 se ne vadano anche i suoi acciacchi e che il 2015 consegni alla UYBA l’Havelkova di qualche stagione fa.

 

Pisani by MedauPISANI 5,5: tornata farfalla dopo un anno di convalescenza alla Pallavolo Ornavasso, ha giocato poco e ultimamente le è stata costantemente preferita Michel. Se dal punto di vista fisico appare pronta, la gravità dell’infortunio al ginocchio la spinge ad essere cauta e la limita soprattutto a livello mentale. Per lasciarsi completamente alle spalle l’accaduto, deve recuperare la fiducia in sé e nel suo talento mostrato sia nella scorsa stagione che nelle precedenti in maglia biancorossa. Qualche set giocato bene e qualche bel murone stampato alle avversarie potrebbero far ritornare la vera Miss Murone che finora si è vista poco.

 

AELBRECHT S.V.: sfortunatissima. Un grave infortunio al ginocchio la costringe a saltare i suoi primi mondiali con la maglia del Belgio e a rinunciare ad iniziare la stagione con la Unendo Yamamay Busto Arsizio. Il recupero sta procedendo secondo la tabella di marcia e tra fine gennaio e metà febbraio dovrebbe arrivare a Busto Arsizio.

 

Parisi by MedauPARISI 5,5: ha i suoi punti fermi ai quali difficilmente rinuncia. Anche quando la squadra non gira come dovrebbe, non ha optato spesso per le sostituzioni, facendo rifiatare quella giocatrice o quelle giocatrici che ne avrebbero bisogno. Ne consegue che in campo si sono viste quasi esclusivamente le titolari, mentre le riserve sono rimaste praticamente sempre a guardare.

 

 

Laura Paganini
(foto di Salvatore Medau)