In estate, dopo l’esperienza dell’anno scorso alla Pallavolo Ornavasso, Giulia Pisani è tornata a vestire la maglia della UYBA. Nella rosa che ha conquistato il triplete nel 2011/12, la ventiduenne toscana nell’aprile del 2013 ha subito in allenamento un brutto infortunio al ginocchio sinistro che l’ha costretta a fermarsi per qualche mese.

Pisani in battuta MedauIl tuo soprannome per i tuoi tifosi è Miss Murone. Hai mai pensato di partecipare ad un concorso di bellezza?
“Fin da piccola ho sempre guardato con mia nonna i concorsi di bellezza, ma fondamentalmente no, non ci ho mai pensato”.
Sei molto social. Quanto tempo della tua giornata passi sui social network? Cosa ti piace di instagram, facebook, twitter e cosa no?
“Sì, è vero, passo molto tempo sui social, ma ho anche una collaboratrice che gestisce la mia immagine con Get Sport Media e quindi molte cose vengono pubblicate da lei. Comunque a me piace condividere le foto e uso i social per passare il tempo”.
Sei molto affezionata al tuo cagnolino Margot. Si dice spesso che ai cani manchi solo la parola; se Margot potesse parlare quali ti piacerebbe fossero le sue prime parole?
“(risata) In verità non ci ho mai pensato. Vedo però dai suoi occhi quale sia il suo stato d’animo perchè  trasmettono tantissimo. Ad esempio anche quando sto fuori solo poche ore lo vedo al rientro quanto sia felice. ciò che veramente vorrei mi dicesse è appunto cosa prova quando io non ci sono, cosa gli manca in modo da poter esaudire tutti i suoi desideri”.
I calciatori preferiscono le veline, chi preferiscono  le giocatrici di pallavolo?
“(risata) Personalmente mi piacciono i giocatori di basket!”.
Hai un rapporto molto intenso coi tuoi tifosi e hai  un nutrito gruppo di ragazzine che giocano a  pallavolo  per cui sei praticamente un mito. Che consiglio ti senti di dare loro per arrivare al tuo livello?
“Consiglierei di seguire il mio percorso sportivo ossia di impegnarsi sempre al massimo dando ogni volta il 100%, di non abbattersi nei periodi negativi, che sicuramente attraverseranno perché il nostro fisico non può essere sempre al top, ma soprattutto di divertirsi perché se c’è il divertimento le cose vengono da sole”.
Le sportive in campo indossano pantaloncini e maglietta. Giulia Pisani cosa ama indossare fuori dal campo?
“Beh, direi sicuramente vestito elegante e tacchi alti”.
Pisani in attacco MedauSe potessi partire per un’isola deserta  al sole e al caldo, a parte Margot, chi sceglieresti come tuo compagno o compagna di viaggio?
“Bella domanda. Credo che porterei la mia amica che gioca a Forlì, Marija Prsa”.
Quanto è stata importante per il tuo percorso personale e professionale la tua esperienza ad Ornavasso?
“E’ stata molto importante perché sono cresciuta più che sulla tecnica sul lato mentale. Sono arrivata nel primo anno di A1 in una società importante come la UYBA, non conoscevo altre realtà e quindi si possono dare per scontato cose che non lo sono e che invece trovi in una squadra neo promossa come Ornavasso, che ha avuto anche problemi economici. Tutto questo mi ha fatto crescere soprattutto a livello umano”.
Contro Urbino e Casalmaggiore hai dato il tuo contributo, oltre che a muro, anche con la tua passione, il tuo entusiasmo e il tuo sorriso. Quanto conta l’atteggiamento positivo quando si parte dalla panchina?
“Direi davvero molto ma indipendentemente dallo scendere o meno in campo. A questo livello di sport e specialmente negli sport di gruppo è la testa che all’80% fa la differenza e stare bene mentalmente è fondamentale e permette di farsi trovare sempre pronti”.
Cosa manca a Giulia per essere definitivamente titolare agli occhi di Parisi?
“Credo che dovrei dare qualcosa di più in attacco e devo ancora ritrovare alcuni punti che ho perso dopo l’infortunio. Specialmente devo riprendere quei centimetri nel salto in modo da poter essere di nuovo forte a muro”.
A questo proposito, cosa secondo te non è ancora perfetto nel fondamentale del muro nonostante le ottime interpreti che ci sono in squadra?
“Eh, facciamo una gran fatica. credo che il lavoro per il muro debba essere svolto con gran pazienza perché è un fondamentale davvero difficile: la coordinazione deve essere fatta bene, non solo con se stessi ma anche con le avversarie, quindi dobbiamo lavorare ancora sodo”.

 

Giulia, è vero che quando hai dato l’annuncio del ritorno a Busto i locali di Milano hanno festeggiato in quanto più vicina a loro?
“(risata) Ma no dai, ultimamente mi reputo più una suora di clausura. Dal pre-campionato sono stata forse due volte a Milano”.
“Tagliati, tagliati, tagliati i capelli, ooooh pisani tagliati i capelli” cantavano gli amici di Ornavasso: è vero che la tua felicità era totale per questo coro?
“(risata) Ma, insomma, non troppo perché per me i capelli lunghi sono fondamentali anche forse per il fatto che mia mamma da piccola me li tagliava sempre a “caschetto”!”.
Mu-ro-ne o Yama let’s go?
“Ya-ma let’s go”.
Quale tra queste fast preferisci?
– fast and furious
– fast food
– le “faest” in disc
“(risata) Fast food”.
Pisani esulta rosso Medau“Il piu’ grande spettacolo dopo il Big Bang” so che è uno dei nostri cori che a te piace di più: quanto desideri far vedere un grande spettacolo a “Big Ben” (Ciara) in modo da dimostrare a lei che sei tu la titolare inamovibile?
“No dai, per me va in campo chi merita!”.
Negli sport di squadra è necessario lottare con le unghie e con i denti per guadagnarsi un posto da titolare; come fai tu a riuscirci senza unghie, visto che di solito te le mangi?
“(risata) E infatti non gioco molto!”.
Il tuo soprannome è Miss Murone perché è nel muro che si trova il tuo fondamentale migliore. Considerando che dall‘inizio del campionato la tua media è di 1,6 muri a partita, teniamo Miss Murone o lo facciamo diventare Miss Muretto?
“(risata) No no, va benissimo miss murone!”.
Pisa, il tuo luogo di nascita, ha origini antichissime. Nei vecchi libri di storia dicono che esistesse addirittura prima del triplete che avete realizzato nel 2012. E’ vero che è in corso un referendum popolare per cambiare il nome della città in Piso?
“No no, assolutamente no!”.
Ti senti in rivalità con i tuoi vicini livornesi, oppure ai tempi delle repubbliche marinare eri troppo piccola per ricordarti?
“No, anzi, alcune delle mie migliori amiche sono di Livorno”.
Macchia, il cane di Noemi Signorile, tua compagna di squadra lo scorso anno a Ornavasso, la segue costantemente in tutte le sue partite. Come mai non vediamo Margot alle partite: non segue la pallavolo o non gli piace come giocate?
“No, perché al Palayama non può entrare!”.
I giocatori della roma, dopo la partita a Mosca, sono andati a festeggiare in un locale notturno per soli uomini: cosa han fatto le giocatrici della UYBA?
“(risata) Ho visto, ho visto. Noi siamo state chiuse in camera”.

 

Manuel Prearo e Michela Guarino
(foto di Salvatore Medau)