Vince la femminile contro lo Scinà Palermo con una rete di scarto 25-24, domenica pomeriggio al Palazzetto Tacca di Cassano Magnago, con una valanga di cartellini rossi soprattutto nell’ultima parte del match. Le cassanesi conquistano così il terzo posto in classifica con 15 punti, scavalcando le siciliane con 14 punti. “Partita interessante, soprattutto per il risultato perché la vittoria ci dà tre punti importanti oltre che per la salvezza, in particolare di poter ambire, per quanto non previsto, ai playoff. – dichiara il Presidente Massimo Petazzi – Quello che ho notato, rispetto a situazioni similari, è che non siamo andate su subito, abbiamo dovuto gestire un margine relativo, abbiamo inseguito per alcuni tratti le avversarie, pareggiando e poi superandole. Siamo state capaci di mantenere la difesa. La mentalità sta andando verso la direzione giusta con una crescita costante.”
Le cassanesi chiudono il primo tempo in vantaggio, 13-12, dopo un inizio lento in cui le palermitane avevano guidato la partita con un vantaggio di 2 reti in media. La pausa serve a Cassano per mantenere la concentrazione ma soprattutto al Palermo per recuperare fiato vista la panchina sfornita, solo 10 giocatrici. Nel secondo tempo la tensione sale e a 58′ il tabellone segna la parità 24-24. Succede l’irreparabile a circa 12 secondi dal fischio finale: l’avversaria Miladinovic colpisce con un fallo molto violento e oltre ogni limite Giulia Clerici che stava per andare al tiro, torcendole il collo. Giulia Clerici cade a terra e viene soccorsa tempestivamente dal Dott. Zaffaroni. Subito entra in campo anche Rokvic ed inveisce contro l’avversaria, anche coach Salvatore Cardaci si inalbera e gli arbitri, oltre a sanzionare con il cartellino rosso la Miladinovic, buttano fuori dal campo entrambi gli allenatori. Si ritorna a giocare e a 5 secondi dalla fine un altro episodio spiacevole: le siciliane rimangono in campo in 5 e per contrastare la scalata delle cassanesi, a subire un altro fallo indegno, è Laura Di Cesare nell’atto di tiro da ala destra. Qui però gli arbitri inspiegabilmente non si pronunciano con il cartellino rosso, assegnano invece solo il rigore. Tocca infine a Sabrina Colombo l’arduo compito di mettere in rete il rigore decisivo.
Il regolamento parla chiaro, – aggiunge l’Ingegner Petazzi – negli ultimi minuti di gioco è sconsigliato fare falli particolarmente violenti soprattutto quando il risultato è in bilico, per evitare di stimolare eccessi di gioco falloso. Poi un conto è parlare di gioco falloso, un conto è parlare di falli che possono rovinare un giocatore come è stato perpetrato dalla numero 8 del Palermo nei confronti della nostra Giulia Clerici che ha rischiato di rompersi l’osso del collo. Tra l’altro Giulia è stata la nostra miglior giocatrice in campo con 11 reti. A 5 secondi dalla fine, ancora l’ultimo fallo, secondo me da rosso, nei confronto di Laura Di Cesare perché impediva nettamente alla giocatrice di andare al tiro. Poi ci sono stati episodi imbarazzanti dove entrambi gli allenatori sono entrati in campo ognuno per dire la propria e in questo casi è facile far scattare la scintilla del disordine, sedato subito nonostante la gravità della situazione.”

Federica Scutellà
(foto Stefano Ceccarello)