Ivan Ilic, classe 1983, portiere della prima squadra di serie A1 del Cassano Hc si racconta dopo l’infortunio dello scorso anno che lo ha costretto al fermo per diversi mesi e la sua ripresa in splendida forma in questo campionato 2014/2015. Ivan Ilic fa parte del team amaranto di A1 dal 2012, anche se la sua prima esperienza cassanese è riconducibile al 2004 in serie B.
Cassano vince ma non convince, in che direzione bisogna andare secondo te?
“Fino ad oggi il campionato ci ha detto che i problemi del Cassano erano più legati alla fase offensiva e penso che proprio in questa direzione bisogna lavorare, come stiamo cercando di fare ultimamente, con i rientri importanti di Scisci, Venturi e Marzocchini e innesto di Rokvic dovremmo essere sempre piu competitivi ed avere sempre più alternative sia in attacco che in difesa.”
Sei in ottima forma, si vede in campo nelle tue prestazioni. Molto spesso sei tu a mettere una pezza sugli errori della difesa.
“Sto abbastanza bene e questo mi fa piacere sopratutto dopo il brutto infortunio subito nella stagione scorsa. Siamo una squadra unita e ci aiutiamo a vicenda, é una piacere sapere che i propri compagni possano contare sull’aiuto dei portieri in qualsiasi momento di distrazione durante la partita.”
Hai trascorso un periodo di stop forzato a causa della rottura del tendine d’Achille, hai lavorato sodo per essere in perfetta forma a settembre. Un commento su quel periodo e come ti sei sentito al rientro.
“Si tratta di uno dei momenti più difficili della mia carriera sportiva fino ad oggi, infortunio in se é capitato in un momento della scorsa stagione quando la squadra era già decimata e di conseguenza ero molto dispiaciuto del fatto di non poter essere d’aiuto alla squadra e i miei compagni! Subito dopo l’operazione, grazie alla società e alla fisioterapeuta Dora Czigany mi sono messo a lavorare duramente per recuperare e stare nel gruppo con i ragazzi appena possibile. Con tanto sacrificio e sudore sono riuscito ad essere abbastanza pronto a settembre per il nuovo campionato e nuove sfide. Il recupero non é ancora terminato, si sta lavorando quotidianamente per cercare di essere al 100%… Devo particolarmente ringraziare la mia Famiglia e mia moglie Sandra che mi ha dato una grossa mano.”
La società ha posto un obiettivo: Play Off. Ce la farete?
“Obiettivo play off faremmo di tutto per far parte delle prime 4 alla fine del campionato! Abbiamo tutte le carte in regola, si lavora duramente tutti i giorni per arrivarci!”
Il prossimo weekend al Tacca ospiterete Brixen. Anche qui non sono ammessi errori, come affronterete il match.
“Sabato al Palatacca ci aspetta Brixen, una squadra che gioca bene a pallamano ed è completa in tutti i ruoli, dobbiamo avere tutti la mentalità, concentrazione e grinta neccessaria per affrontare il match al meglio!”
Sensazioni ed emozioni dalla porta.
“Sensazioni dalla porta sono indescrivibili… Sapere di essere ultimo diffensore della propria porta, ma insieme alla squadra, rende la sfida ancora più interssante, infatti, ci si lavora insieme alla difesa per un unico scopo, non prendere gol e questa collaborazione rende la cosa interessante, quando la difesa ‘sbaglia’ fa piacer essere li a coprire le spalle ai propri compagni, non sempre ci si riesce. Comunque la porta é casa mia, uno spazio tutto del portiere dove passo una grande parte dell’allenamento, sto bene in porta e mi ci trovo benissimo!”
Una curiosità, ma a cosa pensa un portiere quando deve affrontare un rigore?
“Il rigore é una situazione a se molto particolare, una sfida ravvicinata tra il giocatore e portiere, una sfida mentale che mi piace tanto.”
Federica Scutellà