Tra denuncia e proposta formativa è questo il binario lungo il quale si è snodato l’interessante intervento di Adriano Bacconi di fronte agli allenatori varesini associati al Gruppo Varesino Allenatori Calcio (Gvac), tenutosi ieri sera nelle strutture del Centro Sportivo U.S. Bosto di Capolago.
Bacconi_Bosto1La serata è iniziata con gli onori di casa del presidente dell’Gvac e organizzatore della serata, Giovanni Cortazzi, il quale, prima di presentare l’importante ospite, ha relazionato i presenti sulle attività svolte, quelle prossime venture e ribadito il sostegno dato dalla sezione varesina a Demetrio Albertini nelle recenti elezioni del  presidente della Federcalcio.
Proprio la Federcalcio è stato l’obiettivo della denuncia da parte di Adriano Bacconi, il quale ha puntato il dito contro l’attuale sistema calcio italiano, definito, senza mezzi termini, “un sistema, che va aperto e rivisto sia nell’accesso sia nella formazione dei suoi formatori”. La proposta formativa ha rappresentato l’aspetto più interessante e il cuore dell’intervento di Bacconi. L’analista tattico della Domenica sportiva ha presentato alla platea la propria metodologia, sostenuta anche dalla fattiva collaborazione di Roberto Baggio, chiamata “Calcio D4” la quale, come ha precisato lo stesso ospite “si pone l’obiettivo di divulgare lo sport come questione educativa e di valori”. Apprezzamento e riconoscimento del valore formativo della metodologia proposta ai presenti confermato anche “dall’essere riconosciuta dai canali accademici europei sottoforma di crediti formativi”.
Bacconi,  nel corso del suo intervento, ha toccato in modo particolare, ma non solo, l’aspetto della formazione dei giovani calciatori che “deve passare da un modello incentrato quasi unicamente sull’agonismo e la prestazione, a un modello formativo, con il quale favorire i talenti e le qualità intrinseche presenti nei bambini”. Lo stesso Bacconi ha, poi, attraverso ragionamenti guidati e una serie di brevi filmati e diapositive, guidato la platea all’interno dell’aspetto percettivo e cognitivo della formazione dei giovani, esortando i presenti a non dare soluzioni, ma proporre regole e porre problemi che favoriscano la capacità di ragionamento e scelta dei ragazzi. Al termine delle due ore abbondanti di intervento, la serata si è conclusa con qualche domanda e i convinti applausi della platea.

 Marco Gasparotto