Alla piscina Manara di Busto Arsizio ieri, domenica 6 aprile, erano presenti 128 atleti disabili di 29 diverse società italiane, tutti accomunati da un solo obiettivo: classificarsi alla preselezione per gli Europei di nuoto paraolimpico di Eindhoven del prossimo agosto.
Al dodicesimo trofeo organizzato dai Lions, dall’Anffas e dalla polisportiva atleti disabili Onlus Cuffie Colorate, con il patrocinio della Federazione Nuoto Paraolimpico e del Comitato Italiano Paraolimpico, hanno partecipato anche tre atleti camerunensi, arrivati in Italia per non farsi sfuggire l’occasione di qualificarsi a questa preselezione. In vasca si battevano anche atleti di fama internazionale come Cecilia Camellini, due ori nel 2012 alle Paraolimpiadi di Londra, Emanuela Romano, campionessa del mondo in carica, e il varesino Federico Morlacchi (nella foto in evidenza), tre bronzi a Londra. Nonostante la presenza di questi personaggi importanti, i veri campioni sono stati i ragazzi che si sono battuti senza alcune aspettative, con il solo pensiero che l’importante non è vincere ma partecipare.
Il vincitore morale è sicuramente l’ultimo arrivato, l’atleta che non si trovava ancora a metà percorso quando il primo classificato era già uscito dalla vasca: questo ragazzo ha continuato a nuotare senza mollare finché non è giunto all’arrivo, facendosi attendere da tutti qualche minuto in più e dimostrando ai presenti grande determinazione e forza d’animo.
Alla manifestazione era presente anche Pietro Magistrelli, presidente dell’Anffas di Busto Arsizio, il quale ha dichiarato che l’importanza della manifestazione stava proprio nel rivedere gli amici, nel passare una giornata divertendosi insieme, non nell’ansia di vincere e qualificarsi a tutti i costi. Il presidente descrive questi ragazzi diversamente abili come persone che non si arrendono mai, spinti dalla passione e della voglia di mettersi in gioco, non dalla smania di vincere. Molto contenti anche i genitori, i quali hanno definito l’evento come una “palestra di vita” per i loro figli.

Marta Scolaro