Comincia per “A”, come avventura. Finisce per C, come C1 o DNC che dir si voglia.
In casa Baj Valceresio fervono i lavori che consentiranno alla squadra biancoverde di presentarsi, tra pochi giorni, ben preparati al semaforo della nuova stagione. Annata 2014-2015 che sarà ricordata negli annali del club come la prima da disputare al di fuori degli stretti confini dei campionati regionali.
“Siamo curiosi, entusiasti e – sottolinea Nico Vis, coach di Arcisate Valceresio -, giustamente ansiosi di misurarci con una categoria che per tanti di noi rappresenterà un vera novità, ma soprattutto metterà in circolo motivazioni superiori perchè, tutti, dopo lo smacco subito nei playoff del maggio scorso, vogliamo dimostrare che la C1, arrivata grazie agli sforzi e al gran lavoro di Dino Acerenza e di tutta la società, veste alla perfezione le nostre ambizioni”.
Tecnicamente cosa ci sarà dentro l’”abito”?Affia
“L’idea di base – mantenere pressoché inalterata la struttura dello scorso anno -, è stata rispettata e le defezioni giunte in fase di allestimento della squadra sono state, per così dire, “fisiologiche”. Pertanto: addio a Gaspari, che si trasferisce a Udine per motivi di studio; a Del Torchio che molla per impegni di lavoro; a Cortellari e Valeri per ragioni tecniche. Del gruppo fanno dunque parte i confermati Fanchini, Mondello, Clerici, Laudi, Rulli, Bolzonella, Iovene ai quali abbiamo aggiunto i nuovi arrivati i giovani Bellotti, Muraca, Somaschini e Zattra. Invece, è ancora in attesa di adeguata definizione la posizione di Affia (nella foto a destra, ndr), lungo che la Pallacanestro Varese potrebbe, il condizionale è d’obbligo, girarci in prestito. Come potete vedere si tratta di un nucleo composto da undici-dodici elementi cui chiederò di lavorare sempre al massimo e di sacrificarsi per conquistare il posto nei dieci che andranno in campo e panchina. Mi aspetto allenamenti sempre di alto livello, ricchi di competizione, con giocatori “affamati” e desiderosi di strappare la convocazione”.
Traguardo fissato a…?
“Da matricola della categoria – prosegue Vis -, partiremo con massimo dell’umiltà e l’obiettivo finale, almeno inizialmente, non può che essere quello della salvezza. Un traguardo che cercheremo di ottenere puntando sulle nostre caratteristiche fisiche e tecniche e spingendo fino in fondo il “pedale” della nostra pallacanestro che sarà contrassegnata da gran ritmo sui due lati del campo, da inesauribile carattere e dalla voglia di lottare su tutti i palloni. Non avendo “stelle” in squadra, né terminali offensivi designati e riconosciuti sarà importante giocare insieme e, partita per partita, trovare i giocatori in grado di essere protagonisti. Di fatto, mi piacerebbe vedere all’opera un gruppo di “fighter”, di lottatori o, in altri termini, di giocatori disposti ad immolarsi, beninteso cestisticamente, pur di raggiungere la vittoria”.
Insomma: come da “nickname” societario, il tecnico di Arcisate vorrebbe vedere sul parquet dei veri “lupi” sempre aggressivi, pronti ad attaccare e, se del caso, a sbranare gli avversari…

Massimo Turconi