La torta confezionata da Federico Sassi, coach del Basket Cislago e dai suoi giocatori è stata buonissima, favolosa, svariati piani di di bontà. Apprezzati da tutti. E’ mancata, in cima, la classica ciliegina.
Potreste fargliene una colpa? Credo proprio di no…
“Alla fine di una stagione del genere, culminata con la finalissima playoff per andare in serie C1 persa contro Iseo 0-2 la mia squadra – dice coach Sassi -, ha ricevuto il giusto tributo dal pubblico del PalaStazione: un applauso interminabile e la “standing ovation”. Il fatto che, nell’atto conclusivo, sia mancata la ciliegina rappresenta solo un dettaglio in un quadro pieno di momento da ricordare perchè assolutamente bellissimi. I nostri tifosi l’hanno capito e hanno compreso che questo gruppo è stato capace di produrre qualcosa di magico”. Invece, al sottoscritto, come allenatore, insieme alla soddisfazione per una stagione dai toni altisonanti, resta il rammarico di non essere riuscito a trascinare Iseo a gara-3 perchè forse, a conti fatti e per la qualità di gioco messo in mostra nel secondo episodio della finalissima, avremmo meritato di giocarci lo spareggio”.
Rammarico che, nella sostanza, dove sfocia?
“A mio giudizio confluisce in due considerazioni: gara-1 ad Iseo ha segnalato una nostra brutta figura, con l’assenza mentale e tecnica dalla partita; gara 2 però è stata di ben altra pasta, con una buona prestazione globale nella quale abbiamo costruito buoni tiri, mosse molto bene la palla e giocato sui nostri standard. Purtroppo, nella serata, abbiamo pagato percentuali polari e mani freddissime con Iseo che, capita la situazione, si è arroccata sempre più dentro l’area sfruttando l’enorme vantaggio fisico e atletico. Quindi: ottima partita, contrassegnata da percentuali disastrose. Il nostro sogno è finito in quel modo…”.
Dal sogno infranto alla realtà: quali progetti avete in mente per l’anno prossimo?
“L’idea, ed il desiderio, condivisi dalla gran parte dei giocatori, è di dare continuità al buon percorso fatto quest’anno. In termini pratici tutto ciò si concretizza con la ferma volontà di confermare tutti e prepararsi per un’altra stagione di alto livello. I giocatori, già sondati in tal senso, hanno fornito risposte positive: il 99% di loro vuole, o meglio, vorrebbe proseguire con l’esperienza cislaghese perchè, sotto il profilo umano, tra giocatori, dirigenti, pubblico, amici, si è creato un clima straordinario, difficilmente riscontrabile e replicabile in altre piazze. Quindi, sulla carta, la squadra sarebbe già fatta ma, appunto, la “carta” si sconterà con le mille sirene che, come noto, in estate funzionano da potente attrattiva. Sirene economiche, leggi offerte economiche più sostanziose delle nostre. Sirene tecniche: leggi proposte che arrivano da categorie superiori. Insomma: in definitiva a decidere del loro futuro saranno i nostri giocatori. Di contro quello che può offrire un club come Cislago è noto: ambiente sereno, nessuna pressione, serietà di uomini e progetti. Adesso – conclude Sassi -, ci metteremo alla finestra e, in tutta tranquillità, vedremo cosa succederà”.
Massimo Turconi