I passi, in questi 25 anni, sono sempre stati lunghi come la gamba. Ma questa volta, appena archiviata una stagione fantastica, il Basket Valceresio, vuol proprio regalarsi qualche passo in più. Sempre col metro fra le mani.
Vorremmo concretizzare un piccolo passo verso un grande sogno: la serie C1 – dice Dino Acerenza, dirigente del Basket Valceresio -. Un sogno sfuggito di un nonnulla nel corso della finalissima-playoff persa contro Olginate, ma che i ragazzi e tutto lo staff tecnico hanno dimostrato di meritare sul campo. Per questa ragione, per il grande impegno profuso da tutti, per l’enorme entusiasmo che questa stagione ha messo in circolo, per l’affetto che il pubblico – palestra di Clivio strapiena e 500 spettatori presenti per l’atto finale – ci ha dimostrato, abbiamo deciso, con tutti i dirigenti della società, di chiedere il ripescaggio in serie C1. Poi, essendo i primi aventi diritto, abbiamo buoni motivi per credere che la domanda sarà accettata”.
Immagino, consapevoli dei rischi che tutto ciò comporterà…
“Perfettamente consapevoli – risponde Dino -. Sappiamo benissimo che, solo dal punto di vista economico, la richiesta di partecipare ad un campionato nazionale ci costerà tra i 20 e i 25.000 euro in più. Però, ripeto, ci è sembrata giusto premiare il gruppo allenato da coach Nico Vis avallando la richiesta di mettersi alla prova ad un livello più elevato. Detto questo, sappiamo di dover lavorare tanto e tutti insieme per recuperare le risorse necessarie per affrontare la nuova avventura tecnica ed agonistica. Tutto ciò senza lasciare, nemmeno per un secondo, la strada che ci ha permesso di giungere fino a questo punto. Una strada fatta di rigore contabile, buon senso generale, misura in tutti i costi e, soprattutto, costanti attenzioni rivolte al nostro settore giovanile che rappresenta l’unica, vera fonte salvifica del basket. Non solo in Valceresio”.
Quindi?
“Quindi, se C1 sarà, verrà affrontata con molta ragionevolezza e, imperativo, senza levare un grammo alle risorse che dovranno alimentare le formazioni giovanili: 120 bambini del MiniBasket, 7 formazioni che parteciperanno a 5 campionati e alcuni gruppi di buonissimo livello. La nostra vera forza è in questo numeri e nell’entusiasmo che anima i nostri ragazzi”.
Hai già idee sul come ottimizzare i costi?
“Prima di tutto vorrei rivolgere un grazie sincero, sentito e dal profondo a Giuseppe Baj che da ben 23 anni ci sostiene, ci dà una mano non tanto e non solo con la sua sponsorizzazione, ma anche col continuo sostegno di uomo che crede nei valori e nella funziona sociale dello sport. Senza il signor Baj, in tutti questi non so proprio come avremmo fatto. Per tornare alla domanda invece dico che ci stiamo dando da fare per aumentare la nostra visibilità ed il livello di sensibilizzazione in tutti i paesi della Valle. Le risposte che abbiamo ricevuto finora sono state più che positive e la speranza è quella di arrivare ai nastri di partenza con il budget sufficiente adeguato. Tecnicamente, invece, al netto delle esigenze personali di ogni giocatore, vorremmo cercare di confermare per intero la squadra, quindi, senza stravolgerne la fisionomia tecnica e mentale. Se il “mercato” dovesse offrire qualche occasione buona e seria per rinforzare la squadra la valuteremo attentamente, ma di sprecare soldi per giocatori a parametro non se ne parla proprio”.

Massimo Turconi