bettinelliSe potessimo averlo qui di fronte siamo sicuri che ci direbbe:  “Mi chiedete se sono pronto? Eccomi, sono qui con un anno di ritardo”. Si perchè il Betti da Induno Olona un po’, la scorsa stagione, la chiamata se l’aspettava dopo l’esonero di Castori, non è un segreto, ma non è nemmeno il momento di pensare al passato.
Mister Sannino diceva: “E’ tutto scritto!”. Anche questo era nel destino di Bettinelli e del Varese che ancora una volta si incrociano. Più volte abbiamo incontrato il mister in giro per  Varese o anche per qualche visita di cortesia in redazione con il nostro direttore Marocco. Sempre una domanda: “Come va? Panchina? Hai qualcosa?”. E lui: “Si, ma tutte cose che non mi convincono, meglio aspettare“.

Ecco, quell’attesa ti ha portato a Varese, al tuo Varese, con un anno di ritardo, lo diciamo noi, questa volta. Ora tocca a te, abbiamo letto e lo sappiamo bene, che hai il Varese tatuato sul corpo: ora è il tuo momento, ora è il momento di mostrarlo a tutti, fiero di averlo quel tatuaggio.

Siamo convinti, anche se ci darete dei folli viste le 7 sconfitte di fila, che a questo Varese serve poco per salvarsi. Serve un’iniezione di fiducia, di serenità, di consapevolezza che… ce la si può fare. Il nuovo mister conosce i ragazzi, conosce l’ambiente, sa cosa fare e saprà trasmettere tutto questo alla squadra.

Buon lavoro “Betti”, sei chiamato ad un miracolo con un anno di ritardo, ma con la consapevolezza che quello di quest’anno è molto più importante di quello della scorsa stagione per un semplice motivo: la A era un sogno, la Lega Pro sarebbe un incubo! La  A era vita nuova esaltante, la C vorrebbe dire morte!

Ecco perchè il destino ha “scritto” così, perchè quello di quest’anno sarà il vero miracolo: salvare il Varese!

Elisa Cascioli