Al termine del 5-2 rifilato al Trapani è questo il commento del tecnico Bettinelli: “Lavoro con gruppo fantastico – dice arrivando in sala stampa –. Lo avevo detto: quest’anno Varese sarà gioia e dolori. Ci saranno momenti di euforia e attimi appannamento. Se la squadra è quella che abbiamo visto sono contento, ma ero contento anche quando l’ho vista a Carpi perché non mi esalto così come non mi deprimo. Siamo partiti aggressivi, oggi ci è riuscito meglio rispetto alle altre volte. Perché partiamo sempre così”.
Sui singoli dice: “Scapinello ha fatto una partita di sacrificio e qualità. Barberis? Se i miei ragazzi non sono felici lo nascondono bene perché io vedo che si divertono, non vedo mai visi rabbuiati quando vanno in panchina o in tribuna. Fare un gol bello come il suo magari lo aiuterà nella sua autostima. Dobbiamo vivere di felicità perché facciamo il lavoro più bello del mondo. Neto? Quando dici calcio io penso a Neto Pereira. Il fatto che sia bene fisicamente è una conseguenza del benessere psicologico. Il gruppo gli vuole bene, si mette a suo servizio e viceversa. Capezzi? Lo conoscevo poco e quello che vedo mi piace tantissimo. Ha grande personalità e temperamento. Abbina qualità e quantità e avrà grandissimo futuro”.
Infine aggiunge: “La differenza in campo non la fanno i moduli, ma la loro applicazione. Tutto dipende dal sacrificio che deve esserci da parte di tutti”.
“Durante la settimana ci siamo preparati per fare una grande partita – il commento di Angelo Rea che ha sbloccato il risultato -. Il gol ci ha sbloccato mentalmente e nel primo tempo non abbiamo concesso nulla. Nella ripresa abbiamo smesso di correre e di pressare alti, se non lo facciamo tutti possiamo perdere contro chiunque. Se corriamo tutti possiamo fare grandi partite. Il Trapani ha riaperto il risultato, ma siamo stati bravi a chiudere la partita. Con tanti giovani magari puoi pagare errori di inesperienza. In occasione del rigore ce n’è stato uno”.
Rea ha una dedica speciale: “Dedico il gol come sempre a mia moglie e ai miei figli, che erano qui a vedermi. Purtroppo non c’era il mio amico Luca Alfano al quale auguro una pronta guarigione”.
Sul tecnico, il difensore centrale aggiunge: “Il mister ci dà sempre la carica, forse dentro di noi ci poteva stare un po’ di timore dopo due sconfitte e ci ha caricato. Abbiamo vinto anche per lui”.
Arturo Lupoli ha realizzato il 3-0 dal dischetto, ma “sono più contento dell’assist a Neto – dice – . Spero che in futuro ci siano tante azione come quelle. Partita dopo partita ci conosciamo sempre di più. Lo cerco spesso perché quando la palla è tra i suoi piedi difficilmente la perderà, e sicuramente farà qualche giocata illuminante”.
Su quella che è stata definita la sua rinascita, dopo l’annata negativa dello scorso anno, commenta: “Quest’anno ho avuto la possibilità di fare il ritiro senza saltare allenamento ed è stato importantissimo. Venivo da 4 preparazioni estive in cui non ero riuscito mai a fare come si deve per via di operazioni o infortuni. Quei mesi sono importanti per un giocato che mette nelle gambe energie e forze che servono durante l’anno. Mi sento bene fisicamente. Inoltre col mister è scattato un feeling particolare e non mi succedeva da qualche anno. L’anno scorso per niente”.
A chi dedichi il gol? “Ho esultato facendo un balletto che faccio a casa con mia figlia. Lo dedico alla squadra, al mister, a chi ci segue, a chi ci ha incitato e supportato dall’inizio. In alcune piazze ti fischiano prima dell’inizio se vieni da due sconfitte. Oggi sin dal riscaldamento abbiamo sentito il pubblico dalla nostra”.
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Elisa Cascioli