Sette punti in tre partite giocate nel giro di otto giorni. Bilancio nettamente positivo quello del Varese: “Noi affrontiamo tutte le partite per vincere. Nessuna gara la giochiamo per portare via un punticino” dice Bettinelli a fine gara. Sul successo ottenuto contro il Modena commenta: “Nel primo tempo abbiamo giocato molto bene, non abbiamo permesso agli avversari di entrare nella nostra trequarti. Abbiamo pressato, corso e fatto ottime giocate. Il rigore ‘farlocco’ avrebbe abbattuto chiunque ma non questi ragazzi. È la terza partita in otto giorni e non si può pretendere che il ritmo resti sempre alto. C’è stata voglia, sacrificio e determinazione”.
In sala stampa Bettinelli viene interrogato sui singoli: “Ho sgridato Tamas? Gli voglio bene come lo voglio a tutti. Questi ragazzi sono la mia seconda famiglia. Se li sgrido lo faccio come un buon padre di famiglia. Miracoli? Nel calcio moderno nessuno può più permettersi di difendere con l’uomo in meno. Scelgo un attaccante non solo in base ai tiri in porta. Devono dare il loro contributo anche in fase difensiva. Ha fatto quello che mi aspettavo da lui perché è di grande qualità. Neto? Va indietro con gli anni perché si diverte. Rea? Ha avuto un problema alla gamba. Ha ricevuto la quarta ammonizione, sarà squalificato e dunque avrà tempo di recuperare. Anche lui, come tutti, è importantissimo”.
Perché non ha effettuato la terza sostituzione? “Avrei allungato la partita di 30’ e in più non ritenevo ci fosse bisogno. Avrei potuto infoltire il centrocampo, ma la squadra stava giocando bene”.
Infine uno sguardo alla classifica che ora sorride. “La guardo solo quando perdo – conclude Bettinelli – e non quando vinco. La guarderò alla 42esima giornata. Non mi interessa perché a me interessa sempre vincere”.
Con due gol grandiosi Luca Miracoli ha messo il sigillo sulla vittoria. «Avevo voglia di spaccare la porta – dice sorridendo –. Volevo fare gol a tutti i costi. Vivo per quello. Era dall’ultima giornata dello scorso anno che non segnavo. Purtroppo a Frosinone ci sono stati due bei salvataggi, ma sono contento di aver segnato oggi». La seconda rete è stato un vero capolavoro. «E’ stato bello andare ad esultare sotto la curva. Avevo tanta voglia di festeggiare e mi mancava. C’è stato il lancio straordinario di Daniele (Corti ndr) e poi è venuto d’istinto». Sulle sue caratteristiche dice: «Sono bravo nei colpi di testa, ma provo a far gol in tutte le maniere. Giocando con due punte riesco ad andare più in profondità». Non manca la dedica: «Il primo gol in B è per la mia ragazza Mara che martedì si è laureata in lettere mentre io ero a Frosinone, e anche per mio nonno Gianfranco che da un sacco di tempo voleva vedermi in tv».
Soddisfatto della sua prova anche Kristzian Tamas: “Sono felice di aver trovato spazio – dice – e per me va bene giocare dove mi posiziona il mister. Cerco sempre di dare il cento per cento. Non importa in quale parte del campo gioco”. Sulla vittoria commenta: «La squadra ha fatto bene. Abbiamo corso tanto e tenuto fisicamente. Ogni settimana lavoriamo duro ed è bello raccogliere i risultati in campo”. Il suo esordio è arrivato all’undicesima giornata, si aspettava di farlo prima? “Sì, mi sarebbe piaciuto, ma come terzino ho poco spazio. Come esterno alto serve qualità, corsa e velocità. Preferisco il ruolo di terzino, ma l’importante è giocare”.
“Non possiamo prendere due gol così – il commento di Walter Novellino, tecnico avversario. Varese è una squadra molto aggressiva e avevo cercato di bloccare gli esterni. Dovevamo giocare di più la palla”.
“Sono stato felice di essere tornato qui – dice l’ex Osuji -. Ogni volta che ritorno sento sempre le farfalle nello stomaco. Ho visto un bel Varese con buona convinzione”.
Elisa Cascioli