Dice: errare è umano. Poi dice anche: perseverare è diabolico.
Infine conclude dicendo: che volete fare, mi piace il rischio!
In queste tre frasi è racchiuso il “senso strutturale” del Basket Cassano Magnago, club che risolte le incertezze societarie e cancellati i dubbi estivi ricomincia la preparazione (partenza fissata per domani) con la “solita” etichetta appiccicata addosso: favorita numero uno per il salto di categoria.Crugnola-Cassano-Magnago-Basket-12-13-e1347630901282
Un’etichetta che la formazione cassanese si porta appresso in virtù di un basket-mercato ricco di operazione eclatanti.
“A tutti i livelli l’esperienza la fa da padrona, in particolare in queste categorie in cui -dice Michele Crugnola, coach, g.m. e motore del progetto cassanese– i giovani in campo sono abbastanza rari, ma quelli che giocano veramente e incidono da protagonisti sono addirittura delle mosche bianche. Così, per l’ennesima volta, nel costruire la squadra ho badato al sodo e sono andato con decisione verso quei giocatori, magari datati, ma ancora in grado di esprimere buon agonismo e livelli tecnici elevatissimi”.
La risultante è quella consueta: Cassano, sulla carta, è uno squadrone
“In effetti i nuovi arrivati sono tutti giocatori di grandissimo spessore: da Andrea ‘Whites’ Bianchi, ex-Legnano che fino a pochi mesi giocava in B2 all’Urania Milano, oppure la conosciutissima coppia Del Torchio-Laudi o, ancora, il cavallo di ritorno Lollo Bini che rientra a Cassano dopo l’annata all’Olimpia Busto. Questo quartetto penso si completerà al meglio con l’altro poker di giocatori confermati: Gandolfi, Mapelli, Poggiolini e Beretta. Il tutto per formare, ai miei occhi, un gruppo di ‘Magnifici otto’ che insieme ai giovani aggregati (Marusic, playmaker classe ’95 dal Legnano Basket e alcuni Under che sono prodotti del nostro vivaio), sarà ai nastri di partenza per disputare una stagione da protagonista”.
Lo hai sottolineato tu stesso: sarete al via con un team dalla carta d’identità un po’ “stropicciata”: la stessa situazione (vedi infortuni, acciacchi, problemi nel gestire gli allenamenti), che vi ha “fregato” nel campionato scorso.
“Evidentemente sono un po’ ‘diabolico’ nel perseguire i miei obiettivi-errori ma -commenta con un sorriso Crugnola-, battute a parte spero che nel 2015 la sfortuna non si accanisca ancora su di noi. Ovvio, so benissimo che per arrivare in fondo avremo bisogno di allenarci bene e, quindi, sarà fondamentale la buona salute, ma è pur vero che questo nucleo, che nei vari ruoli possiede più giocatori intercambiabili, dovrebbe essere in grado di resistere meglio ad eventuali defezioni in corso d’opera”.

Massimo Turconi