E’ stata una giornata ricca di informazioni, indicazioni e prove pratiche per avvicinarsi al canottaggio paralimpico quella organizzata dalla Canottieri Gavirate in collaborazione con la Direzione Sociale dell’ASL di Varese, AUS Niguarda e Sportello Scuola Volontariato di Varese,  Sacra Famiglia Cocquio Trevisago e l’Associazione Sestero. Sabato mattina, ospiti dell’ Australian European Training Centre di Gavirate, i partecipanti, tra i quali tre giovanissime studentesse  dell’Istituto De Filippi di Varese, accompagnati dai genitori, hanno ascoltato gli interventi del Responsabile Tecnico Pararowing della Canottieri Gavirate e Responsabile FISA del settore intellettivi relazionali Paola Grizzetti, del medico FISA Piero Poli, dei campioni paralimpici a Pechino 2008 Graziana Saccocci, Alessandro Franzetti e Mahila Di Battista, nei quali è stata spiegata la pratica del canottaggio per persone con disabilità, dalla storia ai settori fino alle esperienze personali nei rispettivi ruoli. Nel pomeriggio nella sede della Canottieri Gavirate si è svolto il primo approccio ai remoergometri e nella vasca con l’assistenza dello staff tecnico gaviratese.
“Iniziative come questa sono fondamentali per far capire ai giovani con disabilità e ai loro genitori – ha sottolineato il dott. Poli – l’importanza di praticare una disciplina sportiva. Mi ha fatto davvero piacere vedere genitori e figli insieme perché l’esperienza mi insegna che il lavoro più importante bisogna farlo nelle famiglie”.
Nel corso del suo intervento ha detto un qualcosa di tanto logico quanto difficile da vedere nelle società sportive: “i tecnici più esperti e preparati dovrebbero dedicarsi ai giovani. Agli atleti di punta serve si la competenza ma soprattutto altro”.
“E’ una cosa di cui sono fermamente convinto. I giovani, disabili e non che si avvicinano alla pratica sportiva hanno bisogno di maestri in grado di metterli da subito sulla giusta via. L’atleta evoluto ha si bisogno di un tecnico ma non quanto un giovane per il quale è doveroso rispettare i tempi di apprendimento e crescita.
Ad un bambino in età evolutiva un tecnico non preparato può fare danni mai più riparabili. La formazione e le competenze specifiche dei tecnici sono fondamentali. Nella pratica sportiva per disabili ancora di più”.
Lei fa parte dello staff medico della FISA, massima autorità mondiale del canottaggio. Cosa pensa della decisione di raddoppiare la distanza delle gare di pararowing?
“In merito alla decisione della FISA sono molto critico. La ritengo esclusivamente una scelta prettamente economica nel senso che si sta spingendo un cambiamento mirato a facilitare le organizzazioni delle gare oggi realizzate modificando il campo di gara che per i normo e di 2000mt posizionando la partenze ai 1000. Ovviamente questo comporta un risparmio per gli organizzatori ma al tempo stesso un svilimento della capacità dei disabili che gareggiano per lo più solo con la forza delle braccia e si trovano da un giorno con l’altro la distanza da compiere raddoppiata”.
Paola Grizzetti e suo marito Giovanni Calabrese, responsabili dello staff tecnico della Canottieri Gavirate, hanno visto la storica sede in riva la lago, da poco ristrutturata e allargata, più popolata del solito.
“Accogliere nuovi giovani nella nostra sede è una gran gioia – attacca la Grizzetti – questa iniziativa dell’ASL riempie uno dei tanti vuoti relativi alla promozione senza distinzione della nostra disciplina. La modalità è quella ideale per avvicinare i giovani al canottaggio ma anche da ogni altra disciplina sportiva. Più ne provano e più avranno possibilità di scegliere quale o quali praticare, per divertimento o agonismo”.

RB