Con l’aria che tira e dopo uno 0-0 stiracchiato, la carta del post-partita non può che offrire l’antico rimedio per tutti i malanni: “Un brodino non fa mai male”. E’ l’analisi in filigrana di mister Colombo che non nasconde la scarsa brillantezza della prestazione: “Non è stata una delle nostre migliori partite. Siamo partiti a rilento e paradossalmente abbiamo avuto il momento migliore dopo essere rimasti in dieci”. Un’occhiata ai singoli con promossi e rimandati: “Zaro ha disputato una buona prova anche se deve leggere meglio alcune situazioni. Gabbianelli, invece, ha bisogno di rifiatare”. E neanche a dirlo arriva la sosta che in ogni caso non cambierà i piani del tecnico tigrotto: “Riprenderemo comunque martedì perchè voglio mantenere gli stessi ritmi. La squadra non deve avere cali in questo finale di stagione“. In sala stampa l’inviato de “L’Eco di Bergamo” (alias patron Vavassori) prefigura un’amichevole nel weekend con un team italo-inglese: inevitabile riferimento ad una trattativa, quella per il passaggio di proprietà, ancora avvolta nel fumo (chissà se di Londra). Esaurite le allusioni, è il turno dell’allenatore del Lumezzane Michele Marcolini (foto a sinistra), la cui analisi ha il dono della sintesi: “Facciamo fatica a segnare. Ci abbiamo provato con l’uomo in più ma accettiamo il verdetto del campo”. Insomma, un telegramma. Poco loquace sembra anche Giovanni Zaro, evidentemente deluso dal rosso rimediato: “Il primo giallo era evitabile, mentre il secondo è stato netto”. Nel complesso una prova di spessore nonostante un inizio da brividi: “Sì, è stato un avvio complicato ma poi mi sono ripreso bene. Mi sento soddisfatto”. Sul campo, per un giorno, si è ricostituita una coppia di centrali che si frequenta sin dai tempi dei Giovanissimi. Uno è Zaro, appunto, e l’altro è Alessandro Spanò, divenuto ormai colonna insostituibile della difesa biancoblu. “Oggi non era facile giocare con un vento molto fastidioso che ha ostacolato il nostro palleggio. E poi dovevamo riscattare la sconfitta di Carrara e ci abbiamo messo un po’ a prendere le misure”. Obiettivi da qui a fine campionato? “Fare più punti possibile per migliorare un classifica che non meritiamo”. Chi invece si è meritato la pagnotta è il redivivo Ghidoli, fermato solo da una caviglia malmessa. “La mia gara poco appariscente? Meglio così, vuol dire che sto crescendo”. Anche perchè con l’arbitro odierno, Carmine Di Ruberto, il mediano di Vittuone aveva già dato (rosso a Fano l’anno scorso). “Eh già, anche se ho scoperto solo oggi a pranzo che arbitrava lui. Si ricordava di quell’episodio e in partita abbiamo avuto un dialogo molto costruttivo“. La prossima volta, meglio mettere al corrente anche Zaro.  

LA PARTITA           

Giovanni Castiglioni