Oggi è la festa del papà e Andrea Cristiano lo sarà molto presto. La moglie Costanza è in attesa di Matilde e oramai manca poco all’atteso evento.
Il numero 15 del Varese è approdato in biancorosso questa estate e ha subìto mostrato le sue potenzialità, ma la sua stagione, finora, è stata a fasi alterne. Un infortunio all’inizio lo ha costretto ad uno stop durato un paio di settimane, poi con il cambio di allenatore e di modulo è cambiata anche la sua posizione e ha trovato continuità in campo per alcune giornate, prima di perdere nuovamente il posto da titolare.
Andrea, come stai fisicamente?
«Ho passato un periodo dove la forma è stata carente e se uno non riesce a dare il cento per cento è giusto resti in panchina o che comunque abbia meno spazio in campo. Dalla scorsa settimana sto di nuovo bene, lavoro a pieno regime e spero di mettere in difficoltà il mister nelle scelte».
La squadra viene da un momento difficile…
«Non abbiamo attraversato un periodo facile, ma speriamo di metterlo alle spalle una volta per tutte. Nelle ultime sfide in casa abbiamo raccolto poco e vogliamo tornare ad essere imbattibili. Per farlo però c’è bisogno del sostegno di tutti. Tifosi e ambiente devono starci vicino e darci la carica. La decisione della società di cambiare allenatore fotografa il momento di difficoltà. Dobbiamo cercare di rimanere tranquilli, mancano ancora tante partite e la quota salvezza non è così lontana».
Per mister Stefano Sottili sarà il ritorno sulla panchina di casa. Come avete vissuto questo nuovo cambio di allenatore?
«Non è nostro compito giudicare le scelte che fa la società. Noi dobbiamo solo metterci a disposizione come sempre. Quando non arrivano i risultati non si può mandare via tutta la squadra e si sa che paga sempre l’allenatore. Ci dispiace per il tecnico Gautieri. Abbiamo ritrovato Sottili e il nostro compito è quello di raggiungere prima possibile i 50 punti».
Se il Varese di Sottili aveva trovato difficoltà in trasferta, quello di Gautieri invece ha arrancato maggiormente in casa…
«Il nostro stadio deve tornare ad essere il nostro alleato numero uno. Il pubblico ci deve aiutare, sostenendoci anche se dovessimo andare in difficoltà. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi. L’entusiasmo è un po’ aumentato, ma dobbiamo essere noi a trascinare la piazza».
Per questo Sottili non può concentrarsi esclusivamente su moduli e tattiche, ma deve anche lavorare sulla personalità…
«Il ruolo dell’allenatore comprende tutto. Lui sa dove mettere le mani. È chiaro che si deve lavorare sia sull’aspetto tecnico che su quello psicologico, ma questo vale sempre».
Diamo i numeri: 4-4-2 o 4-3-3?
«Io personalmente cerco di abituarmi abbastanza. Ho giocato esterno nel centrocampo a quattro, mezzala in quello a tre e all’occorrenza ho anche fatto il terzino sinistro trovandomi bene. Cerco di aiutare la squadra nel migliore dei modi. Con Sottili non c’è un modulo prestabilito. Lo sceglierà in base alla nostra condizione fisica e all’avversario. È chiaro che il 4-3-3 è molto più dispendioso dal punto di vista delle energie».
Trasferta a Trapani poi Empoli e Varese in casa nel giro di otto giorni. Per quanti punti metteresti la firma?
«Firmerei per sette punti, ma è chiaro che puntiamo a raccogliere la posta piena. Sulla carta, guardando la classifica sono sfide difficili e anche ravvicinate, ma in Serie B non c’è nulla di scontato. Abbiamo bisogno di punti per il morale e per la classifica».
Qual è lo stato d’animo della squadra?
«Dentro abbiamo tanta rabbia, quando i risultati non arrivano dispiace a noi per primi. Perdere non è mai bello. Serve il massimo impegno».

Elisa Cascioli