SerafiniA dar retta a quel tale, il calcio sarebbe logica conseguenza dei valori espressi in campo. Non andate però a dirlo a Lulù Oliveira che incassa suo malgrado una sconfitta che brucia nonostante l’evidenza: “Abbiamo bucato quattro minuti nel primo tempo che ci sono costati la partita”. Se vogliamo buttarla sui freddi numeri, effettivamente, è così. La sensazione, però, è che cia sia anche dell’altro: “Cesarini ci ha messo in difficoltà perchè nessuno dei centrali andava a prenderlo”. Anche se il Falco non vuol parlare dei singoli, qualche nome lo facciamo noi: Ulizio e Panizzi? “Mah, il primo non era in giornata e infatti l’ho sotituito. Erik è molto giovane e ha bisogno, come gli altri, di lavorare”. Un compito che, forse, avrebbe bisogno di superpoteri: “Eh no, non sono un mago. Voglio però tirare fuori il sangue dai ragazzi fino a quando…”. La frase completatela voi perchè con questo andazzo societario le sorprese sono sempre dietro l’angolo.
20140906_192254E mentre Ricky Maspero evoca il Milan – Liverpool di Istanbul (“Siamo stati davvero una grande squadra”), Marco Taino finisce col passare per il veterano che non è ancora: “Sul 3-3 c’è stata troppa precipitazione. Pensavamo di poterla vincere e invece era già un lusso il pareggio. Sono esperienza da cui bisogna imparare”.
E meno male che nella Sala Stampa del “Fortunati” c’è un bel divano perchè Serafini, nonostante la doppietta, avrebbe voglia di sprofondare: “Abbiamo pagato la poca preparazione a questi livelli”. Verissimo, ma a occhio e croce, c’è un po’ di scollamento tra il lavoro in settimana e quanto si vede sul campo. Il sorriso del Capitano vale più di una risposta che peraltro arriva comunque: “Non è facile lavorare con così tanti ragazzi. I nuovi arrivi (soprattutto Baclet e Lamorte, ndr) dovrebbero darci una bella mano. Servirà un po’ di tempo”.
Proprio quello che la Pro sembra non avere. Già, perchè mercoledì è già tempo di incrociare l’Albinoleffe. Una sfida che l’Airone di Calvisano, viste le recenti sirene di mercato, avrebbe comunque giocato. Magari dall’altra parte. “No, è molto meglio essere rimasto qui”. Impagabile Nonno Teo. Se non ci fosse, bisognerebbe inventarlo.

LA PARTITA                  

LE PAGELLE

Giovanni Castiglioni